Pagina:Peregrinaggio di tre giovani figliuoli del re di Serendippo.djvu/70


29

ta accarezzata, et come, piu tosto ch’egli seco havesse à giacere, gl’havea fatto intendere, che colle proprie mani si darebbe la morte, Ove voi vogliate, le disse il papagallo, tantosto al tutto potrete rimedio ritrovare, et me nello primiero mio stato facendo ritornare, del malvagio, et perfido consigliere intiera vendetta prenderete. il che dimostrando ella sopra ogn’altra cosa di disiderare, et pregandolo che le havesse il modo, come ciò far potesse, ad insegnare; Nell'avenire, risposele l’animale, ove col corpo mio à voi il falso Imperadore si voglia accostare, lieta, et allegra faccia dimostrandogli, et cominciandolo a carezzare, Certamente, diretegli, io mi posso la piu infelice donna, che nel mondo sia, riputare; percio che amandovi quant’io v’amo, et ritrovandomi priva dipotervi godere, come prima far solevo per la sospicione, che della persona vostra m’è caduta nel pensiero, non vedendovi piu, gran tempo fa, collo spirito nel morto corpo d’alcun’ animale passare, et con quello andarvi à sollazando, come di gia eravate solito di fare, io mi sento morire di dolore. onde egli, che niun’altra cosa, che di giacere con voi, maggiormente non disia, è da credere, che incontanente per contentarvi, et accertarvi in cotal guisa, ch’egli il vero Imperador sia, col spirito suo in alcun morto animale passando, ci dara occasione di poter della perfidia di lui rigidamente vendicarsi: perchioche, ove egli ciò faccia, aprendomi voi la gabbia, et io sopra il morto mio corpo volan-