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papagalli accompagnatosi, in uno ucellatore della citta sua principale, il quale le reti per prendere de gl'uccelli tese havea, avenne che s'incontrò: et imaginatosi che 'l lasciarsi da lui prendere lo potesse per aventura nello primiero suo stato restituire, in uno luogo s'acconciò, dove dalla rete potesse esser coperto; et in cotal guisa dall'ucellatore in compagnia di molti altri ucelli, et papagalli volle esser preso; et insieme con gl'altri in una gran gabbia posto, essendo da nuovo l'ucellatore à tendere le reti tornato, egli, che di ragione, et intelletto dotato era, si fece, che tratto col becco uno legnetto, che 'l portino della gabbia chiuso tenea, et apertolo, tutti gl'altri ucelli se ne fuggirono, et egli nella gabbia solo si rimase. ne guari di tempo stette, che ritornato l'ucellatore nel luogo, dove la gabbia era riposta, et veduto di havere per lo fuggire de gli uccelli le fatiche di quel giorno gittate, tutto si tribolava: et accostatosi per serrare il portino, à fine che il papagallo anco, che rimaso gl'era, non gl'havesse à fuggire, fu da quello con saggie, et prudenti parole confortato. di che datosi egli molta ammiratione, parendogli cosa impossibile, ch'un papagallo novellamente preso con tanta prudenza sapesse ragionare, tutto si racconsolo, facendosi à credere di dover con quello gran somma di danari guadagnare. onde continuando il raggionamento con lui, et vedendo, che prudentemente gli rispondea, levate le reti, et ripostele, co'l papagallo verso la citta subi-