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cimitero, non poter esser uscito; Et io, soggionse il secondo, havendo alcuni bocconi dell'agnello mangiato, et sentendomi la bocca salata oltre modo, et di schiuma ripiena, m'accorsi esso agnello d'altro latte, che di cagna non esser stato nutricato. Et perche Sire, seguitò il terzo, io mi aveggo, che voi con gran disiderio aspettate d'intender anco da me, come io dell'animo del consigliere vostro, pieno di mal talento, contro l'Imperial vostra persona mi sia potuto accorgere; havete à sapere, che ragionando voi l'altr'hieri sopra'l castigo de' malvagi, ritrovandoci noi dinanzi à voi, vidi il vostro consigliere tutto cangiarsi in faccia di colore, il quale con mal occhio guardandovi, assalito dalla sete, dimandò dell'acqua da bere, la quale suole il fegato rinfrescare, et perciò feci io giudicio, che minor offesa non havesse egli da voi ricevuta, che la morte d'un suo figliuolo. l'Imperadore, che i giovani in ciascuna cosa viridichi havea ritrovati, di ciò molto turbato, gli rispose; Io sono più che certo, chel fatto sia come appunto tu mi lo hai narrato, et che il consiglier mio altro nel pensier suo non rivolga, che come potermi uccidere, per vendicarsi del figliuolo, il quale giustamente io per suoi misfatti à morte condennai. mà questa cosa come può egli essere, ch'io dalla bocca di lui possa farmi confessare? percio ch'io giudico, che per gran tormento ch'io gli dia, egli non me ne dirà mai parola. onde non havendo la confessione di bocca sua, non lo potrò giustamente condennare. però conoscen-


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