Pagina:Peregrinaggio di tre giovani figliuoli del re di Serendippo.djvu/177

scheduno havea, et sapendo ancho, che gran parte dell'infermità sogliono co suoi contrarij curarsi, m'imaginai, che non potendo ne' vostri occhi, stando voi nel palagio vostro, sonno entrare, ove sette giorni almeno vi fussi di stanza cangiato, potessi la primiera salute ricoverare: onde i sette palagi, in ciascuno de quali ogni giorno haveste à giacere, vi ricordai, che subitamente faceste fabricare, facendomi à credere, che in cotal guisa agevolmente il sonno havesse ne' vostri occhi à ritornare; Et io, disse il secondo, perche conobbi, che del mal vostro Diliramma, qual voi tanto amavi, et giudicavi, che dalle fiere fusse stata divorata, era cagione, mi feci à credere, che ove con altre donne vi fuste alcuna fiata tratenuto, di lei scordandovi, potessi dall'infermità vostra liberarvi; onde vi ricordai, che ne sette palagi deveste sette bellissimi donzelle far condurre. il che poscia c'hebbe detto; Perch'io, soggiunse il terzo, non potevo credere, che Diliramma, non essendosi della sua morte nel bosco alcun segno veduto, fusse stata dalle fiere divorata, giudicai, che, ove voi haveste fatto in diverse provincie bandire, che sette novellatori vi fussero mandati, i quali alcuna bella novella raccontandovi ricchi nelle loro città rimandareste, Diliramma col mezzo di alcuno di loro v'havesse dello stato, et esser suo ad accertare: et in cotal guisa di sette novellatori mi venne nel pensiero di ricordarvi. di che Behramo havendo à tutta tre i giovani rese