Pagina:Peregrinaggio di tre giovani figliuoli del re di Serendippo.djvu/135

cavalcare. onde postosi il Sabbato mattina per tempo con tutti i suoi baroni in camino, nello spatio di tre hore all’alloggiamento arrivarono. dove havendo egli la donzella ritrovata, per la mano presala, poscia ch'in varij ragionamenti s’hebbe con lei alquanto tratenuto, s'assettò alla mensa, qual'era di nobilissime vivande abondantissima. et dopo desinare havendo nella camera sua preso alquanto di riposo, dinanzi à se fece il sesto novellatore chiamare: ilquale alla presenza di lui comparso, fattagli un'humil riverenza, à raccontar la sua novella in cotal guisa cominciò.

In Serger paese mio da questo assai luntano, per la bellezza di giardini, et di chiare fontane vago oltre misura, una citta Letzer chiamata sopra la marina posta siritruova, dove fu gia uno gran Re Mussulmano; ilquale amichevolmente i cittadini, et forastieri trattando, in poco spacio di tempo assai famoso divenne: onde la città di lui di ricchi mercatanti Cbristiani, et Saraceni sempre abondava. à questo Re, venuto ch'ei fu à morte, il figliuol successe, ilquale dalla virtu del padre assai luntano, sendo à ciascheduno per la malvagia sua natura molesto, et grave assai, era grandemente da suoi vassalli, et da stranieri odiato. hor havendo per cotal cagione gran parte di mercatanti la città abandonata, pochi ve ne rimasero, tra quali furono due vecchi, carissimi amici, huomini di grande honore, et di gran thesoro padroni; i quali essendo Christiani, et i com-