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ricordioso ti terrà conto di quel tempo. Anche l’uomo che amasti era stato un giovane onesto e di buoni costumi, e Dio gli avrà perdonato l’estrema bestemmia. Tu rivedrai un giorno nell’altra vita, vita di eterna pace e di eterno amore, colui che quaggiù ti aveva data la sua fede. —

Ella pianse a calde lagrime, e prima di ricevere il Viatico mostrò desiderio di chiedere perdono a tutti quelli che aveva scandalizzati. Ma il sacerdote temendo che in quello stato di estrema debolezza in cui la vedeva, la troppa commozione potesse riuscirle fatale, non glielo permise, ma le promise di adempiere per lei quell’atto di cristiana umiltà. Sul far dell’alba la comunicarono. Nella camera c’erano la Lisa e l’Oliva sole; la padrona di casa non aveva osato entrare per paura di disturbarla, e piangeva inginocchiata sulla porta. La febbre era di nuovo aumentata, ed ora quella faccia così colorita dall’alta temperatura del sangue era veramente graziosa: pareva che nelle sue ultime ore essa avesse voluto far mostra di tutta la sua passata bellezza; e gli occhi le risplendevano, come la fiamma che prima di estinguersi manda più viva la luce. Dopo ricevuta l’estrema unzione andò sempre peggiorando, di modo che a momenti usciva fuori di sé, e allora tornava col pensiero al suo fidanzato e gli parlava come se fosse stato presente.

— Non andare in collera, Vigi! Vengo subito, Vigi.... Vedi, sono già vestita.... Ah, poveretta me! mi dimenticavo di appuntarmi nelle trecce quel garofano che mi desti a Madonna di Strada. Guarda com’è sempre bello! Pare còlto ora ora.... L’ho fatto rivivere io a forza di lagrime.... Aiutami, Lisa. — E con la mano pallida si cercava fra i capelli. — Ora son pronta: andiamo!... Ma dov’è tua madre? Non voglio mica par-