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viene! Il riverbero di tanto splendore farà ringiovanire il povero vecchio.... Non dubitare, torneranno i bei tempi della pace. In breve le armi vittoriose del nostro Sovrano finiranno col ristabilire dovunque l’ordine e la tranquillità. Una volta schiacciata la ribellione, tu pure tornerai lieta. Il tuo cuore sensibile non è fatto per gli orrori della guerra. Essi ti turbano, ti fanno male, ed è per ciò che le tue belle guance sono impallidite. Povera la mia Cati! Tu se’ uno splendido fiore, ma molto delicato: queste bufere ti abbattono, ed hai bisogno di ricca e tepida serra per potere spiegare tutto il tesoro de’ tuoi colori e de’ tuoi preziosi profumi. La tua serra è la capitale. Là mi tornerai fresca ed allegra, con le belle guance rosate, con gli occhi pieni di vita e di brio. —
E continuò un pezzo a discorrere con entusiasmo dell’avvenire che gli prometteva un così dolce sorriso. La fanciulla taceva, e contemplava gli ultimi sprazzi di luce che quietamente facevano rosseggiare la cima dei nostri monti. Nel passare dinanzi a un cimitero campestre i suoi occhi si fermarono sui tumoli coperti di recente erbetta a’ piedi degli ulivi, le cui fronde, mosse dall’aria vespertina, tremolavano, or bianche, or verdi, lasciando piovere la porpora del tramonto, che pareva un affettuoso addio a quei poveri morti; e sentì che a tutte le gioie mondane che eccitavano la fantasia del suo secondo padre, ella avrebbe preferito di dormire eternamente, ma lì, nella sua terra nativa.
Frattanto la carrozza giunta a N*** s’era soffermata alla sbarra dove si paga il pedaggio. Vedendo dei signori, una povera donna si fece avanti a chiedere l’elemosina. La seguivano tre bambini, ed era incinta di un altro. L’atto con cui stese la destra volgendo