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il canarino del n. 15. 51

poi lo vide che accompagnava la Gilda, passo passo, tenendo le mani nelle tasche, e si fermarono ancora a chiacchierare sulla porta.

Si vedeva soltanto la schiena di lui, che le parlava con calore, e la Gilda pensierosa raspava nel selciato colla punta dell’ombrellino. Essa poi disse:

— Qui no, che c’è la Màlia a far la sentinella, ed è una seccatura.

Alfine un sabato sera il giovanotto entrò anche lui insieme alla Gilda, e si misero a chiacchierare colla sora Giuseppina, che metteva delle castagne nella cenere calda. Si chiamava Carlini; era scapolo, compositore-tipografo, e guadagnava 36 lire la settimana. Prima d’andarsene diede la buona sera anche alla Màlia, che stava al buio nel vano della finestra.

D’allora in poi cominciò a venire sovente, poi quasi ogni sera. La sora Giu-