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gelosia. 147

— Mi rammento — disse alla Carlotta nell’orecchio, mi rammento quando siamo andati insieme a casa mia, la prima volta. — E Crescioni, con tanto d’occhiacci, cavò fuori il mento dalla ciarpa. Poi la comitiva andò via insieme. Crescioni avanti, colle mani in tasca e annuvolato. Aprì lo sportello e fece passare prima la Carlotta, borbottando:

— Sto a vedere che mi vuoi fare col Bobbia quel servizio che gli ho fatto io!

Il sor Gostino sogghignava pensando: — Questa notte la mi capita in camicia di certo.

Al Bobbia raccontava in confidenza come la Carlotta gli piacesse anche a lui, per quel suo fare allegro. — Senza ombra di malizia, veh! — Fortuna che sua moglie stava sempre al primo piano, dal padrone, il quale non gliela lasciava un minuto solo. Se