Pagina:Per le vie (1883).djvu/152

144 gelosia.

parole. — Via, non è nulla! Dev’essere un malinteso. — Ma il Bobbia s’era cacciato per forza in casa altrui, a fare il prepotente; e fu miracolo a cavarsela con un po’ di carcere. — Tanto, non era vostra moglie! — profferì il Delegato. E il Bobbia rispose:

— Per me gliela lascio volentieri, quella gioia! Oramai ne sono stufo.

L’amante si grattava il capo. Però Carlotta gli buttò le braccia al collo, dinanzi al sor Delegato, e gli giurò che d’ora innanzi voleva esser sua o di nessun altro.

Il sor Gostino l’aiutò a portar la roba dal Crescioni; ma intanto andava predicando che bisognava far la pace col Bobbia, appena usciva di prigione; se no, un giorno o l’altro, andava a finir male.

— Col Crescioni? — gridò poi il Bobbia. — Con quel traditore che mi faceva l’amico?...