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160 il processo di pellegrino rossi

un giovine di ventidue anni, il quale, cortissimo di mente, privo di cognizioni, avrebbe spontaneamente ucciso un ministro e costretto suo padre e tutto un partito a fare all’indomani una rivoluzione!

Mi sono soffermato più assai che non meritasse sulla burlevole millanteria del Caravacci: essa è interamente e in ogni sua minima parte distrutta, come i lettori hanno veduto, dai documenti preesistenti e dalle resultanze processuali.

Occorre piuttosto fermarsi qui alquanto per vedere, se è possibile, di congetturare quale realmente fosse la parte personalmente avuta da Ciceruacchio nella tragedia di piazza della Cancelleria.

Che egli fosse partecipe della preparazione della congiura pur troppo risulta in modo da non potersi assolutamente revocare in dubbio: ripeto che lo stesso Pietro Sterbini non avrebbe potuto concepire e mandare ad effetto un siffatto disegno senza l’assenso e la cooperazione di Ciceruacchio.

Ma la parte individuale del capo-popolo nella esecuzione quale fu? Sapeva egli o ignorava che lo Sterbini aveva affidata tale esecuzione al figlio Luigi?

In verità io ho per lungo tempo vagheggiato la speranza di potere escludere che Ciceruacchio avesse saputo che suo figlio era imo degli incaricati della uccisione del Rossi. Sul fondamento della deposizione di Luigi Badini, seguace di Ciceruacchio e confidente della polizia, il quale disse che la sera del 14 novembre aspettò Ciceruacchio alla porta del Circolo popolare donde questi uscì con Sterbini a un’ora di notte, che accompagnarono Sterbini a casa sua alla fabbrica di Ripetta, che lui accompagnò Ciceruacchio all’Osteria incontro alla casa di lui e poi andò a riferire al Rosalbi le parole dette dallo Sterbini e al Rosalbi parlò al Vicolo del Salvatorello, a me sarebbe piaciuto e piacerebbe ancora supporre che Angelo Brunetti, da quella Osteria del Fornaio, ove lo aveva lasciato il Badini, fosse uscito prestò per andare altrove e che, quindi, egli nulla avesse saputo del successivo raccogliersi in quella stessa Osteria dei sei giovani