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la scienza del giureconsulto viene a dare un energico soccorso alla soluzione delle quistioui più delicate, sulla formazione e distribuzione delle ricchezze» 1.

Il Corso di economia politica di Pellegrino Rossi fu da prima pubblicato in due volumi contenenti trentasei lezioni, poscia, integrato delle lezioni mancanti, fu nuovamente edito completo.

Esso è composto di quattro volumi, dei quali i primi due trattano della produzione, il terzo della distribuzione dei prodotti, cioè delle rendite e dei salari, e il quarto delle cause efficienti della produzione e delle teorie sulla imposta e sul credito.

L’economia politica, al tempo in cui il Rossi la insegnava al Collegio di Francia, e cioè oltre a sessant’anni fa, era - come scienza, non come complesso di fatti storici ed economici - appena appena adulta; giacché può asseverarsi che, meno piccole scritture concernenti qualche tenue argomento speciale fra la grande moltitudine dei fenomeni e dei fatti economici, scritture, del resto, pochissimo conosciute, nessun libro importante e diffuso fosse stato scritto prima del finire del secolo decimosettimo.

Si può dire che l’economia politica, come scienza, avesse la sua culla fra gli scritti del consigliere Boisguillebert e del maresciallo Vauban, i quali due uomini, eminenti ambedue, tendevano ad affermare un grande principio economico, l’uguaglianza delle imposte 2. I due grandi uomini, nè in quei due primi, nè in

  1. L’illustra economista Wolowschy, direttore della Revue de législation et de giurisprudence, nel tomo XVI di detta Rivista del semestre luglio-dicembre 1842, pubblicando un articolo di Joseph de Croze sul Corso di economia politica di P. Rossi, lo faceva precedere da una breve sua nota da cui è tolto il giudizio su riferito. Della stessa opinione del Wolowschy sono il De Broglie, lo Cherbuliez e il Baudrillart.
  2. II consigliere al Parlamento di Rouen, Boisguillebert, pubblicò nel 1697 un libro intitolato: Le détail de la France, la cause de la diminution de ses biens et de la facilité da remède, en fournissant en un mois fout l’argent dont le Roi a besoin et enrichissant tout le monde. Il titolo del libro era pomposo e barocco, lo stile ne era disadorno, ma il contenuto, pieno di spaventosi fatti statistici e di formidabile argomentazione, era proprio quello di un vero libro scientifico.
       Il maresciallo Vauban, nel suo volume intitolato Projet d’une dîme royale, frutto di quarantanni di studi e di osservazioni, ricco esso pure di cifre e di ragioni ed anche di eloquenza, veniva nel 1707 quasi alle medesime conclusioni e proposte del Boisguillebert. Questi due primi, e i successivi scritti dell’uno e dell’altro, furono ripubblicati da E. Daire, Économistes et financiers da siecle xviii, Paris, 1801.