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Il 15 maggio del 1831 la Dieta del cantone di Turgovia mandò fuori il primo voto per la revisione parziale del patto federale del 1815. Il movimento si propagò nei cantoni più democratici, onde nel settembre di quello stesso anno, sotto la direzione del dottor Casimiro Pfiffer, fu iniziata, a Lagenthal, la riunione dei rappresentanti dei sette cantoni più liberali che erano Argovia, Basilea campagna, Berna, Lucerna, San Gallo, Soletta e Turgovia, a fine di avvisare ai mezzi di ottenere la revisione parziale della costituzione federale del 1815, perchè era evidente «che l’antico patto mal si adattava al nuovo ordine di cose e che le democrazie del 1830 e 1831 non potevano portare senza disagio il manto federale degli aristocratici del 1815»1.

Ma l’articolo sesto della costituzione proibiva ai cantoni «di stringere fra loro alleanze pregiudizievoli al patto federale e ai diritti degli altri cantoni». Perciò i cantoni ove prevalevano ancora gli elementi reazionari e cattolici, e cioè Basilea città, Neufchátel, Schwitz, Uri e Unterwaldeu, inviarono i loro rappresentanti a Sarnen, ove essi costituirono la lega che, da quel luogo, ebbe il nome e donde poi ebbe origine la lega separata o Sonderbund. I rappresentanti di quei cantoni protestavano contro la lega e il concordato dei sette cantoni liberali di Lagenthal e contro la revisione parziale della costituzione da quelli richiesta. I rappresentanti della lega di Sarnen si fondavano sull’articolo sesto del patto federale dei 1815 per domandare lo scioglimento della lega dei sette cantoni, ma i deputati di questa rispondevano che l’articolo sesto non era applicabile a loro, i quali erano addivenuti a quel concordato, non a pregiudizio del patto federale ma a vantaggio della confederazione, non per offendere, ma per difendere i diritti degli altri cantoni2.

Così, oltre le discordie intestine sorte in quasi tutti i cantoni, una guerra civile fra le due leghe di Lagenthal e di Sarnen stava per scoppiare nella Svizzera.

Ma, intanto, fra quelle due leghe improvvisamente sorte e aspramente contendenti fra di loro, restavano in atteggiamento di mediatori e pacificatori, i cantoni di Friburgo, Ginevra, Glaris,

  1. L. Reybaud, art. cit. Cf. G. Mazzini, loc. cit.
  2. J. Cretinau-Joly, K. Daendliker, L. Grandpierre, opere citate. Cf. Guizot, Mémoires, etc., tomo VIII, pag. 121.