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[Fuori.] Autografo di Pellegrino Rossi

4 novembre 1848.

Si scriva subito al direttore della dogana perchè sieno immediatamente spedite in Ancona guardie scelte e sicure, e affinchè le guardie designate dal Delegato sieno richiamate da Ancona. Il direttore della dogana mandi subito in Ancona un uffiziale della truppa di dogana capace ed energico. Il tutto oggi stesso.

Minuterò io stesso la risposta al sig. Delegato.

R.

Archivio dell' Interno - Roma - N. 38799.



Documento N. XLV.1

STATO PONTIFICIO.

Ancona, li 31 ottobre 1848.

Dietro grazioso invito di S. E. il sig. Delegato di Ancona si sono riuniti presso l’E. S. alle ore sei e mezzo pomeridiane gl’illustrissimi signori

Conte Filippo Camerata, gonfaloniere;

Don Annibale principe Simonetti;

Tenente colonnello Giovanni Bonomi, capo di stato maggiore della guardia civica;

Colonnello Lopez, comandante la 2ª divisione militare;

Tenente colonnello Cavanna, comandante lo squadrone de’ carabinieri;

Avvocato Giuseppe Travaglini, ff. di presidente del tribunale;

Tenente colonnello Maceroni, comandante di piazza;

Cavalier Ghirelli, direttore di polizia;

Capitano Zampieri, de’ carabinieri;

Gaetano Pulini;

Antonio Tassetti;

Giovanni Battista Morichi;

Raffaele Feoli.

Ai quali, insieme raccolti, S. E. il sig. Delegato ha rappresentato come, dopo il funesto avvenimento di ieri, cioè il grave ferimento del sig. Priuli tenente de’ carabinieri, esso reputi di assoluta necessità procedere a delle misure energiche, atte a raffrenare l’audacia de’ delinquenti, e garantire la sicurezza individuale de’ cittadini. Disposto egli ad adoperarsi per quanto possa, onde raggiungere uno scopo così interessante, invita tutti i signori raunati a prestargli quell’assistenza di cui abbisogna in circostanza sì grave, e dichiarare se la guardia civica, l’arma dei carabinieri, le truppe di linea ed in generale tutti i cittadini possano essere disposti a secondare le intenzioni dell’autorità governativa.

Alla quale interpellazione si è da tutti unanimemente risposto che la città nulla meglio desidera che di riacquistare la sua quiete, e veder tran-

  1. Dall’Archivio di stato di Roma, Miscellanea politica del 1848-49, busta 34, copertina 337.