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capitolo settimo 365

giovine come quello ugualmente energico e quasi provocante adoperato dal dottor Luigi Corsi non si smentì mai in nessuno dei due, durante tutta la lunga inquisizione contro di loro.

Al costituto Pestrini segue quello del dottor Corsi:

«Un uomo della apparente età di oltre 20 anni, statura piuttosto bassa, smilzo, carnagione oscura, capelli neri, fronte giusta, occhi castagni, baffi neri leggeri e barba castagno-scura intorno al mento regolare, naso e bocca giusti. Si chiama Luigi Corsi del vivente Francesco Angelo, nato a Soriano di Viterbo, da tre anni circa domiciliato in Roma, ha 23 anni, studente di chirurgia in S. Giacomo in Augusta. Non ebbe mai a fare con la giustizia, e ora è arrestato. Appartenne come milite volontario alla legione universitaria; dopo la capitolazione di Vicenza, tornò, da Bologna, a Roma, ove giunse il 12 o 13 novembre. Vestiva quella legione il costume detto alla tiragliola — che non ha che fare con la divisa dei legionarii reduci da Vicenza. Sotto la repubblica fu nominato chirurgo assistente all’ambulanza municipale di S. Gregorio. Nega di avere indossato la panuntella, perchè neppure la possedeva. Conosce Sterbini, ma non ha avuto intime relazioni con lui. Sentì nominare Grandoni, ma non lo conosce neppure di vista. Conosce semplicemente di vista Luigi Brunetti. Non conosce nè i Caravacci, nè i Costantini, nè Ranucci, nè Poggioli, nè Montesi: di vista conosce il Bezzi, ma non gli ha mai parlato; non conosce Neri. Conosce naturalmente i dottori Ceccarini e Pestrini. Sa che essi furono arrestati ed era voce che il Ceccarini fosse imputato di avere insegnato all’uccisore del Rossi come si doveva colpire, cosa non creduta da quanti conoscono il Ceccarini, ritenuto incapace di ciò. Passò per la piazza della Cancelleria, ma poi andò a pranzo da un suo parente canonico Battaglia, ove era anche una sua pro-zia Rosa Buzzi e la donna di servizio Rosa Centofanti. Il canonico abita a piazza della Pace, n. 13; si posero a pranzo a un’ora pom. Non solo non ricorda con chi usci e a che ora quella mattina dall’ospedale, ma non ricorda neppure se quella mattina vi andò; era disarmato, non aveva nè daga nè ventriera: non ricorda se usci col Pestrini, anzi non si accompagnò affatto in quel giorno a lui. Se uscendo gli fosse fatto rimarco da qualcuno: negativamente. Ammonito a non dir menzogna: la verità l’ho detta.