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Ora il Cecchetti si trovò presente all’uccisione del Conte Pellegrino Rossi, che racconta, presso a poco, come gli altri, ma cade in aperta contraddizione con sè stesso quando dice prima che l’assalitore del Rossi fu un tiragliolo e poi, due o tre pagine dopo, descrivendolo, lo dice vestito alla vicentina.

Le circostanze nuove che emergono dalla deposizione del Cecchetti si riferiscono ad un nuovo personaggio, Ruggiero Colonnello, il quale — dice il Cecchetti — «aveva gran proseliti fra i vaccinari della Regola, che egli riuniva, a scopo di rivoluzione, in una vigna di là dal Colosseo: e quella mattina del 15 novembre lo vide da piazza della Cancelleria, assai prima che giungesse il ministro Rossi, avviarsi verso la Regola dicendo: «vado a chiamare quei ragazzi»; e lo vide, in fatti, andare alla Regola e lo seguì e lo vide raccogliere i vaccinari; e allora lui Cecchetti retrocedette alla Cancelleria, ove giunse in tempo per assistere al brutto dramma; e, poco dopo, osservò che i vaccinari erano arrivati sulla piazza della Cancelleria, ecc.1.

E pare, invero, che questo operoso e zelante confidente di polizia vedesse e facesse troppe cose in quella mattina.

Dallo stesso processo condotto dall’avvocato Velletrani, pervenne all’avvocato Cecchini una particola importante. Eccola.

Nina rev.mo sacerdote canonico don Giovanni, del fu Francesco, di Recanati, parroco di S. Lorenzo e Damaso, di anni 61, «fu chiamato ad assistere il Conte Rossi privo di parola, ma ancora vivente. Nulla può dire sul fatto: soltanto che, qualche giorno dopo, persona, che lui non ricorda ora, gli consegnò un pezzetto di carta su cui era scritto il nome dell’uccisore del Rossi: crede di avere ancora quel pezzetto di carta: se lo troverà e si ricorderà il nome della persona che glielo diede, verrà a portare la carta e a dire il nome»2.

Ma, intanto che il giudice processante avvocato Cecchini aspettava, invano, l’arresto di Luigi Brunetti, di Antonio Ranucci, detto Pescetto, di Giuseppe Montesi e di Pietro Quintili

  1. Processo, prima deposizione Cecchetti, foglio 385 a 400. È cosa degna di nota che questo testimone, che è il primo che accenni alla cospirazione della Salita di Marforio, sulla quale poi dirà tante cose, in questo esame nomini, oltre il Colonnello, il solo Giovanni Galeotti e non dica parola dei fratelli Facciotti.
  2. Processo prima deposizione Nina, foglio 402 a 407.