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suoi uomini di vestir la montura nel giorno 15 novembre e di trovarsi alla Cancelleria».

Stretto abilmente dal Cecchini, il Buti, caduto in qualche contraddizione, finisce per ammettere di essersi trovato alla Cancelleria e diviene testimonio di capitale importanza per l’accusa, perchè attribuisce una grande parte ai cinquanta o sessanta legionari e a Luigi Grandoni, che - secondo il Buti - andava, veniva, parlava nei vari gruppi e perchè descrive l’uccisione, da lui veduta bene, così: «un individuo, vestito alla vicentina,, di statura media e, forse, potrebbe dirsi piuttosto bassa, dell’età di 20 0 22 anni, biondo di capelli e anche di viso (!) (sic), senza barba, baffi pronunciati, piuttosto pieno e tozzotto».

E non contento di aver fatto una così esatta ipotiposi della persona di Luigi Brunetti, aggiunge «di aver conosciuto, negli ultimi tempi, Luigi Brunetti, figlio di Ciceruacchio, e gli pare che i connotati dell’uccisore corrispondano con quelli del Brunetti, non sa bene... ma se vedesse... forse riconoscerebbe l’identità della persona»1.

Quel martedì 13 novembre 1849, il giudice processante deve essere stato abbastanza soddisfatto e deve aver pensato che a qualche cosa giovano anche le chiacchiere di farmacia e che nei processi sono utili i cantanti.

E, raccogliendo le deposizioni del cavalier Pietro Righetti, dell’altro legionario Ferdinando Buti, del chirurgo dottor Ignazio De Cesaris, ha la conferma, dal più al meno, della descrizione fatta dal testimone Ilario Tozzi del come si svolse la scena della uccisione. Il De Cesaris dice peste e vituperi dello Sterbini, demagogo, capace di tutto2.

Niccola Giuseppe del fu Niccola Giuseppe Deck, nato in Seviscont, ducato di Lussemburgo, di anni 38, cattolico, cocchiere del ministro Rossi, vide i legionarii serrarsi verso la scala, udì i fischi, vide quelli aprirsi in due ali, uno percuotere il Conte Rossi nel fianco destro con un bastoncino, un altro, che gli parve vestito alla vicentina, dare un gran pugno al Conte, poichè non

  1. Processo, deposizione Lodovico Buti, foglio 127 a 136.
  2. Processo, deposizione Righetti, foglio 137 a 142; deposizione Ferdinando Buti, foglio 143 a 148; deposizione De Cesaris, foglio 149 a 157.