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di porta Maggiore nel maggio del 1849, notò due individui, un civico e un legionario, che risiedevano nel casino e nella vigna di proprietà di un oste, Francesco Mattei, situato fuori della suddetta porta Maggiore, in vicinanza di una vigna e di un casino di proprietà dei Padri Serviti di San Marcello. Allo Sprega quei due individui, viventi lassù, segregati dal consorzio umano, parvero esseri misteriosi. Secondo il Tozzi, che era un grande coloritore ed esageratore, lo Sprega gli avrebbe detto che coloro si erano vantati di aver commessi varii assassinii (!) e che uno dei due aveva accennato ad essere stato o autore, o complice dell’omicidio del Rossi1.

Antonio Sprega conferma soltanto una parte delle cose dette dal Tozzi: è vero che lui era di guardia a porta Maggiore, che, anzi, non avendo ricevuto il cambio, vi dovette restare quarantott’ore; è vero che da una pattuglia di pontonieri quei due, sospetti di furto a danno dei Padri Serviti, furono arrestati; è vero che furono condotti alla polizia, dalla quale furono poi rilasciati, cosicchè tornarono subito al casino dei Serviti, ove cenarono coi frati e con lui testimone e donde tornarono, a sera, al casino Mattei, dove dormivano. Egli descrive quei due uomini così: il civico statura complessa, colorito piuttosto bruno, capelli, baffi e mosca neri; il legionario statura giusta, smilzo, macilente, senza barba, pochissimi capelli.

Ma nega assolutamente lo Sprega che quelli gli dicessero, e che perciò egli ripetesse al Tozzi, aver commesso assassinii, o di aver partecipato all’omicidio Rossi. «Quei tali» - dice risolutamente e ripetutamente lo Sprega - «non parlarono d’altro che di essere coraggiosi e buoni soldati, che si erano battuti per la repubblica contro i Francesi e che eran convinti di averne ammazzato qualcuno nella pugna».

Il povero giudice processante si affanna assai a rivolgere al tenente Sprega domande suggestive, questi risponde sempre negativamente, negativamente.

C’è un frammento grazioso in questo esame e lo riferisco testualmente.


  1. Processo deposizione Tozzi, foglio 38 a 60.