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capitolo sesto 329



CAPITOLO VII.1


Inizio del processo — Il giudice processante a tentone fra le tenebre — Primi raggi di luce — Primi mandati di cattura.



Il Processo di lesa maestà con omicidio in persona del Conte Pellegrino Rossi ministro di stato, esistente nell’Archivio di stato di Roma, si compone - credo di averlo accennato nella prefazione - di quindici tomi di circa mille pagine ognuno, scritti in carta ancôra ordinaria barbata, o di un sedicesimo tomo, contenente il Sommario o Ristretto a stampa, redatto dall’ultimo processante avvocato Domenico Laurenti, la difesa a stampa dell’avvocato Pietro Frassinelli a favore degli imputati Zeppacori, Caravacci, Papucci, Selvaggi e Capanna, i processi verbali dei dibattimenti svoltisi dinanzi al Supremo Tribunale della Sacra Consulta e vari altri importanti documenti, di cui parlerò a suo tempo. Così il Processo viene a constare di sedici tomi. I quindici tomi dell’istruttoria contengono la numerazione di settemilaottocentocinquanta fogli, pari a quindicimila e settecento

  1. Nell’intraprendere l’esame e la critica del grande processo contro gli uccisori e i pretesi uccisori di Pellegrino Rossi debbo qui, pubblicamente, rendere le più vive azioni di grazia all’illustre amico mio Teodorico Bonacci che, essendo Guardasigilli, mi accordò la facoltà di studiare il processo, e al chiarissimo avv. comm. Enrico De Paoli, sovraintendente del Regio Archivio di stato di Roma, il quale, con ogni sorta di sapienti cortesie, mi agevolò il faticoso lavoro.
       Caldi ringraziamenti debbo rivolgere ancora al doti Giuseppe Coletti, conservatore degli Archivi Capitolini, all’avv. cav. Raffaele Ambrosi e al dott. Attilio Luciani della Biblioteca Vittorio Emanuele, al Conte dott. Alessandro Moroni, bibliotecario dell’Alessandrina, e a tutti coloro che, gentilmente, o con un indizio, o con una notizia, mi coadiuvarono nei miei studi sul complesso argomento che impresi a trattare.