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tito democratico salì appunto al potere, passando sul cadavere del Rossi e che perciò coloro cui l’uccisione dell’illustre statista giovò furono appunto i repubblicani e che, pertanto, fra questi vanno cercati, e non fra i clericali, gl’interessati uccisori del ministro di Pio IX. Di questa opinione, dal più al meno, sono il Balleydier, il Lubienscki, il D’Arlincourt, il De Brèval, il D’Amelio, il De Saint-Albin, lo Spada, il Croce, il Balan e il D’Ideville.

Ora, in tanta disparità di opinioni e in così vivo palleggio di accuse, a cui sono spinti dalle passioni di parte i vari narratori, io che scrivo oggi, dopo cinquant’anni dai fatti, dopo avere accuratamente esaminato, pagina per pagina, il mastodontico processo compilato contro gli uccisori e i pretesi uccisori di Pellegrino Rossi ed altri processi affini e dopo avere con molto zelo raccolto, di qua e di là, attestazioni edite ed inedite autorevolissime, io, modesto scrittore fra tanti - di cui molti uomini di grande valore - desideroso di far conoscere a chi mi legge la verità vera quale essa mi è apparsa, debbo dire che la uccisione di Pellegrino Rossi fu eseguita - come ho già accennato - da un manipolo di democratici e ripeto, probabilmente Carbonari, ma debbo insistere nel dire che le trame contro la vita di Pellegrino Rossi furono più d’una e mosse dai due opposti partiti.

E a raffermarmi in questa mia convinzione, oltre le ragioni già addotte e cioè le chiare ed espresse parole del Rossi nell’articolo della Gazzetta di Roma del 14 novembre e la sparizione misteriosa e inesplicabile delle carte segrete del Rossi da monsignor Pentini consegnate nelle mani di Pio IX, aggiungo qui testimonianze autorevolissime e decisive.

«Pellegrino Rossi fu trucidato dal pugnale dei repubblicani; ma quel pugnale era stato aguzzato» - così scrive l’abate Filippo Perfetti - «dalle infinte dei papisti. Rossi fu sacrificato alla più tremenda divinità dell’Erebo: alla Paura, e quel giorno scoppiava una rivoluzione senza speranza d’avvenire. Ma che fare? I preti hanno giustificata la paura dei repubblicani»1.

«Esso», cioè il Vaticano, «che aveva maledetto e difficoltato di soppiatto, nel suo primo apparire, il concetto di Pellegrino

  1. F. Perfetti, Ricordi di Roma, Firenze, G. Barbèra, 1861, § IV, pag. 49.