Pagina:Pellegrino Rossi e la rivoluzione romana I.pdf/278

270 pellegrino rossi e la rivoluzione romana

a mandare ad effetto il tristo loro disegno, che faceva il Conte Pellegrino Rossi?

Anche qui bisogna smentire subito il nucleo di leggende che la mala fede degli uni e la buona fede degli altri hanno, per cinquantanni, intessuto attorno alle ultime ventiquattro ore di vita del Conte Pellegrino Rossi.

Dalle concordi testimonianze di tutti coloro che avvicinarono il Rossi, negli ultimi giorni della sua vita avventurosa, avventurata, luminosa ed operosissima, risulta che egli non dimostrò e non disse ad alcuno di avere avuto notizia, fino alla mattina del 15 novembre, che si tramasse contro alla sua vita1. Tumulti, dimostrazioni ostili e tentativi di rivoluzione erano le cose delle quali, sia da privati avvisi anonimi, o firmati, sia da rapporti confidenziali d’ufficio — in grande contraddizione fra di loro, nota monsignor Pentini — egli fosse informato.

Il Conte Rossi, sempre sdegnoso, altero, scettico e — sia detto per la verità — calmo, intrepido, coraggioso, non temeva quelle trame e si sentiva — e lo diceva a tutti — abbastanza forte e abbastanza preparato a sventarle e a reprimerle e, forse, due torti ebbe, fino alla mattina del 15 novembre, quello di sprezzare troppo altamente il partito rivoluzionario e l’altro di palesare troppo questo suo supremo disprezzo.

Ad ogni modo risulta da tutte le deposizioni dei suoi coadiutori ed alti impiegati del ministero dell’interno e della polizia che egli aveva tutto preveduto, la sera del 14, per prevenire o reprimere qualunque disordine. Aveva ordinato che tutti gli agenti di polizia residenti in Roma fin dal mattino del 15 vigilassero in piazza della Cancelleria, ove era il palazzo delle adunanze del Consiglio dei deputati, e in quella dell’Apollinare, in cui eravi il locale che serviva alle sedute dell’Alto Consiglio,

  1. Dal Processo di lesa maestà cit., deposizione Pinadier, maestro di casa del Rossi, foglio 2327 a 2331; deposizione Rosalbi, capo degli agenti di polizia, foglio 2435 a 2411; deposizione Massimo, foglio 3683 a 3691; deposizione Rufini, foglio 4010 a 4062; deposizione Pericoli, foglio 5015 a 5030; deposizione Tenerani, foglio 4514 a 4527; deposizione Amati, foglio 5099 a 6006; deposizione Pantaleoni, foglio 5957 a 5988; deposizione Pizzoli, foglio 6155 a 6162; deposizione Pentini, foglio 6792 a 6796; deposizione Nardini, foglio 7691 a 7715.