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cusavano, alla loro volta, gli avversari di volere sottrarsi all’autorità moderatrice dello stato, di volere abusare della libertà dell’insegnamento per corrompere la gioventù francese, per educarla serva di Roma, per fare della Francia tutto un convento di gesuiti. I più fra i liberali ammettevano la libertà d’insegnamento, ma non volevano che questo fosse sottratto all’alta sorveglianza della potestà civile, affinchè non potessero, all’ombra della libertà, sotto l’egida della libertà, il clero, gli ultramontani, i gesuiti crescere ed educare all’odio della libertà, del progresso, della civiltà le nuove generazioni.

Di quella discussione, che appassionava gli animi e commoveva l’opinione pubblica, l’eco si ripercosse nelle due Camere dei rappresentanti del paese. E precisamente in occasione delle interpellanze indirizzate in proposito al ministro Villeraain nella Camera dei pari nel 1844, Pellegrino Rossi prese parte alla elevata e importantissima discussione in quell’aula sollevatasi fra uomini del valore del Montalembert, del Villemain e del Martin. Egli pronunciò allora, nell’aprile 1844, un discorso gagliardo, eloquente, elevatissimo che produsse profonda impressione non soltanto nella Camera alta, ma nel mondo politico, nel giornalismo e nel paese.

La lotta scoppiò, nella Camera dei pari, violenta, inaspettata, poderosissima, nella seduta di mercoledì 10 aprile 1844 a proposito della discussione del disegno di legge sui fondi segreti, pel quale il ministero Guizot domandava l’aumento di un milione di franchi. Il terreno era adattatissimo per un’ampia discussione politica: e siccome la quistione più ardente, quella che, ormai, commoveva, in un senso o in un altro, tutti gli animi in Francia, era quella della libertà dell’insegnamento e commuoveva i gesuiti e gli ultramontani per l’odio contro i liberali e contro l’insegnamento universitario e commoveva i liberali e i democratici per l’odio contro gli ultramontani e i gesuiti, così è naturale che su quella quistione vivissima irrompesse la battaglia.

Il conte di Montalembert, il belligero oratore della Destra, audace, convinto, eloquente e dottissimo nella storia della Chiesa, assalì il ministero per la sua politica ecclesiastica, con uno dei più alti e vigorosi suoi discorsi, che necessità di tempo e di