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— È questione di sapersi difendere, — disse Momina.
Finalmente ritrovammo la Stude Baker sulla piazza e il nostro locale. Momina disse: — Ci fermiamo?
I due ballavano tra le palme abbracciati come sposi. Stemmo un pezzo a guardarli, dal banco. L’alta statura e la testa bionda di Mariella spiccavano. «Eccone una che saprà difendersi», pensavo.
Ritornarono da noi con un sorriso un po’ svanito. Avevano bevuto parecchio. Il barone chiese un ballo a Rosetta. Ballarono. Poi gli dicemmo ch’era meglio tornare. Mariella agitata ci disse che avrebbe voluto visitare Savona con noi. Rosetta disse seria seria che non valeva la pena.
In un attimo fummo a Noli, e non era ancora sera. Il mare cominciava allora a colorarsi. Trovammo gli altri nel caffè della piazzetta, annoiati e rumorosi. Decidemmo di cenare sul posto, e poi viaggiare comodi, senza scosse.
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