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trovavo insieme». A quel tempo non sapevo gran che di ragazze, se anche parlavo come chi l’ha vista brutta. Ne trovavo la sera al cinema, e prima in barca, o a ballare, e tutte quelle che venivano in negozio. Ma non è questo una ragazza. Non sapevo ancor niente. Entrai da Amelio battendo alla porta perché mi sentisse. Amelio stava un po’ rialzato contro il cuscino e fumava; la cicca gli pendeva incollata sul labbro. Stavolta gli chiesi quand’è che faceva conto di uscire dal letto. Intanto fiutavo il profumo di Linda e capivo perché la finestra era aperta. Non feci caso a quel che disse perché cercavo con gli occhi quei fiori e non c’erano.
— Non ti hanno piú portato il mazzo, — dissi.
Sulla sedia c’era tazza e piatto sporchi. Sul letto, in mezzo ai giornali, l’impermeabile disteso, e quel mattino la stanza era molto in disordine. Faceva freddo come sempre. La notte era piovuto ma sul corso usciva il sole. Si sentiva gridare al mercato e il via vai della gente.
— Ti va bene se vengo a quest’ora? — gli dissi.
Amelio alzò le spalle e sputò via la cicca. — Vai di là, prendi un bicchiere, — disse. Quando tornai, s’era versato da una bottiglia che stava per terra una tazza di cognac, e altrettanto ne diede a me. — Invece dei fiori ti han portato il liquore, — dissi. — Non ti fa male a quest’ora?
Trangugiò, poi rispose: — Non devo mica camminare.
Era buono; già allora mi piaceva un cicchetto al mattino.
— Non bere troppo, — disse.
Tirai fuori le altre sigarette; mai che sapessi in che momento lasciargliele; gliele misi sulla sedia dei piatti. Lui le guardò e posò la tazza. Non ci pensò alle sigarette.
— La questione è carrozza o stampelle, — disse brusco. — Paralisi.
Io mi aspettavo quel momento, fin da quando ero venuto il primo giorno. Tutti gli altri discorsi erano soltanto parole. «Guarda, — pensai, — non si è fatto la barba nemmeno per lei». Non parlai; feci soltanto una smorfia come chi non ci crede. Pensai che fuori c’era il sole. Posai gli occhi sul letto dove lui aveva le gambe.
— Cosa dicono i medici?
— Per loro... — Dando un fiato di sforzo, buttò via le coperte puntando sul braccio. Mostrò due cosce ch’eran sporche di pelo
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