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Una bella contadina, una bella prostituta, una bella mamma, tutte quelle donne in cui la bellezza non è l’occupazione artefatta di tutta la vita, hanno una dura impossibilità di scherno.

10 settembre.

L’esercizio della memoria è un piacere e un bene (26 agosto) perché implica conoscenza. Rievocare una superstizione non è praticarla ma conoscerla.

30 settembre.

Gli archi colonnati delle logge creano paesaggi stilizzati incorniciandoli. Evidentemente l’impressione è aumentata dal ricordo di tanti polittici trecenteschi che sono appunto scompartiti a colonnate arcuate. L’inventore della loggia non sapeva di questo effetto, che nacque quando questa nuova architettura entrò nel dipinto.

1° ottobre.

Viene un’epoca in cui ci si rende conto che tutto ciò che facciamo diventerà a suo tempo ricordo. È la maturità. Per arrivarci bisogna appunto già avere dei ricordi.

3 ottobre.

Schietto poeta narratore è il Boiardo. I suoi aggettivi sono epiteti, cioè blocchetti lirici che traspaiono nella corrente del racconto come oggetti, non sensazioni. Le sue parlate, le sue esclamazioni sono finestre melodiche, ben delimitate, modulazioni (si direbbe) preesistenti, che anch’esse fanno blocco come cose, nella corrente. Letto un episodio si ricordano gesti e azioni, non sensazioni.