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16 | parte prima |
Il tenente-maresciallo Haynau, con Nota 26 marzo, fece già al Governo provvisorio di Venezia quella intimazione di resa che è sostanzialmente portata dal proclama di V. E., in data di ieri, acchiuso in un involto a me diretto.
Nel 2 aprile furono convocati i rappresentanti della popolazione di Venezia, ai quali il Governo diede comunicazione della detta Nota del tenente-maresciallo Haynau, provocando dall’Assemblea una deliberazione sulla condotta ch’esso Governo doveva tenere nelle già conosciute condizioni politiche e militari d’Italia.
L’Assemblea dei rappresentanti ha unanimamente decretata la resistenza, e me ne diede l’incarico.
Al proclama, dunque, della E. V. non posso fare altra risposta che quella che mi è stata prescritta dai mandatari legittimi degli abitanti di Venezia.
Mi pregio poi di far noto alla E. V. che sino dal 4 aprile, mi sono rivolto ai Gabinetti d’Inghilterra e di Francia, affinchè, continuando la loro opera di mediazione, vogliano interporsi presso il Governo Austriaco per procurare a Venezia una conveniente posizione politica.
Ho speranza di ricevere fra breve la comunicazione ufficiale delle benevoli pratiche delle prefate Alte Potenze; specialmente dopo le nuove istruzioni che ho trasmesse a Parigi il 22 dello stesso mese.
Ciò non toglierebbe che le trattative potessero aver luogo anche direttamente col Ministero Imperiale, ove la E. V. ciò stimasse opportuno per giungere ad uno scioglimento più facile e pronto.
Spetta adesso alla E. V. il decidere se, durante le pratiche di pacificazione, abbiano ad essere sospese le ostilità, per evitare, forse, un inutile spargimento di sangue.
Aggradisca la E. V. le attestazioni dell’alta mia stima e profonda considerazione.
Manin„.
A S. E. il Feld-maresciallo conte Radetzky, Comandante in Capo delle I. R. truppe in Italia, presso Mestre. |