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porte dell’Arengo (curie): che oltre l’annuale paga di cento soldi di bolognini, gli si dia per Ognissanti tanto di panno bono di mezzalana da farsene un vestito e un mantello frodato di pelli d’agnello, e un cappuccio nel mese di gennaio, che non gli possano essere ritolti. E abbia pane e vino dal Podestà e non possa essere sindacato e rimosso. E c’è una giunta: che, sendo il predetto Giovanni lumine occulorum gravatus ultra quam sit sollitus, gli si permetta l’aiuto che gli può dare homo bonus frater eius. Circa il vernacolo Zuam, cfr. Zuam de Becaria in Parlamenti ed epistole, Augusto Gaudenzi, Dialetto... di Bologna, pag. 170.
Pag. 11, v. 16. — È parola in Stat. predetti, III, 158, di bonifacius qui sonat campanas communis, che hà di suo soldo lire dieci di bolognini, e perchè fa il servizio bene et fideliter, e ora ha più da fare (per la custodia di Enzio, verisimilmente), gli si dia un vestito, e una guarnacca e una pelle come quelli che si dànno ai banditori, e si davano a Deodato delle campane; e perchè ha da stare giorno e notte in palazzo, e non convien che discenda, abbia dal podestà pane e vino e companatico, come gli altri servitori del podestà.
Pag. 12, v. 9. — Fu nel 1188, quando, a detta del cronista Matteo de’ Griffoni (Mem. Hist., p. 6), duo millia Bononienses et ultra iverunt ultra mare pro recuperatione Terrae Sanctae Ecclesiae: et multi ex eis nunquam reversi fuerunt... Tra questi dominus Ursus de Chaçanimicis... dominus Scappa de Garisendis... dominus Petrus de Asinellis... Il Toso, se era nato, come si vedrà appresso, col carroccio, cioè nel 1173, ora, nel 1251, era sui 78 anni.
Pag. 12, n. 15. — E questa volta fu nel 1217, e fu memorabile. «Allorchè Giovanni di Brienne (uno de’ suoceri di Federico II) invocava soccorsi alla Palestina (1217), in Bologna si formarono due schiere di crociati; nell’una