65Ecco, e d’un soffio scosse Dio le torri
tra lor nimiche, e ignuna versò fuori
le sue colombe; e stettero sull’alie,
e poi scesero al frate poverello,
quali sul capo, quali sulle spalle, 70alquante in grembio, alquante sulle braccia.
Allor sì venne la divina grazia,
in veder quelle l’alie aprire e i becchi,
semplici e caste, sotto la sua mano!»
Ma quivi il Toso muove inver’ l’Arengo, 75chè alcun lo chiama; e le donzelle, e donne
levano gli occhi verso le finestre.
Cercano il re. Vanno da torre a torre,
da torri guelfe a torri ghibelline,
e sopra i merli e sopra le baltresche 80tubano le colombe.