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dei vari servizi la somma di lire 9230 62, l’imposta veramente indispensabile si residua a Jire 438,491 66.

La Camera dei deputati, alle cui discussioni venne presen- tato l’analego progetto di legge, in cui era anche inchiusa la facoltá alle provincie di Sassari ed Alghero di ripartire lire 8852 62 e lire 1995 92 rispettivamente per far fronte alle loro spese speciali, lo adottava nella seduta del 3 cor- rente.

fo mi onoro quindi deporlo, insieme calla presente, al banco della Presidenza del Senato del regno, unitamente a tette le carte che giustificar possono la proposta, e prego le signorie vostre di volerne deliberare urgente la discussione, aitesa l’epoca avanzata dell’anno in cui ci troviamo.

Relazione fatta al Senato il 20 giugno 1854 dall’uffi- cio centrale composto dei senatori Bermondi, Sauli,

Della Planargia, Di Bagnolo e Caccia, relatore.

Sicnorit — li Consiglio divisionale di Sassari votava la somma di lire 159,084 12 per far fronte nel corrente anno 1854 ai vari servizi che stanno a carico comune delle pro- vincie che compongono quel consorzio amministrativo.

Visto poscia comel’attivo giungesse appena a lire 13,984 32, e cone l’imposta consentitagli dalla legge È maggio 1851 rilevasi soltanto a lire 66,000, il predetto Consiglio fecesi a chiedere la facoltá di elevarla sino a lire 147,722 28, onde avere il fondo necessario a pareggiare le proposte spese.

Esaminati dai due Ministeri dell’interno e dei lavori pub- blici rispettivamente gli stanziamenti fatti nel bilancio gene- rale divisionale, ed in quello speciale di acque e strade, fu trovata effettuabile sui primi una economia complessiva di lire 1384 85, ed un’altra di lire 7395 77 sui secondi, quindi potersi la deliberata imposta ridurre a lire 138,494 66.

Egli è pertanto in questo limite cne il ministro dell’interno chiede primieramente al Senato, col progetto di legge che oggi è sottoposto alle vestra deliberazioni, che sia accolta Ja domanda della divisione amministrativa di Sassari.

Chiede poi esso, in secondo luogo, analogamente eziandio al deliberato di quel Consiglio, che vengano cioè autorizzate altresí le provincie di Sassari e. d’Alghero a ripartire lire 8812 62 e lire 1995 92 rispettivamente per provvedere alle loro spese speciali, attesa l’insufficienza dell’imposta addizio- nale per essa pure fissata colla citafa legge 5 maggio 1851.

L’ufficio centrale che onoraste dell’incarico di esaminare detto progeito di legge, facendosi a discorrere in primo luogo degli stanziamenti che riguardano la divisione ammi- nistrativa di Sassari, considerato come ie sole spese ordina- rie rilevino a piú di lire 84,000, e, fra le straordinarie, mon- tando a lire 59,400 quelle unicamente per le strade, ed a lire 9426 40 il rimborso della prima rata di un imprestito di lire 53,000 dalla medesima contratto nello scorso anno 1855 ed interessi, non saprebbe, dopo la dichiarazione fatta dal Ministero, di non trovare susceilivi quegli stanziamenti di mag- giori riduzioni di quelle sopra riferite, suggerire qualche al- tra economia senza correre rischio di nuocere all’andamento dei vari servizi di quella divisione.

Nessuna osservazione in contrario emergerebbe al vostro ufficio centrale, nemmeno relativamente al’altra proposta riflettente le provincie di Sassari e d’Alghero, essendo le re- lative imposte comandate dal dovere le medesime eoucorrere altresí nelle spese di manutenzione e miglioramento dei porti

di Portotorres e d’Aíghero, nelle proporzioni fissate dalla legge del 1° maggio 1853.

Unanime pertanto l’ufficio centrale vi propone, per organo mio, adozione pura e semplice del progetto di legge, come giá venne questo approvato dalla Camera elettiva, visto ezian= dio che, sebbene la somma che si tratia di concedere alla divisione di Sassari ecceda il doppio dell’imposta ordinaria, ripartita però la medesima sulle diverse contribuzioni dirette, come dal quadro presentato dal Ministero, ed alle quali vuol essere aggiunto quest’anno anche nella Sardegna il tributo personale. mobiliario, l’imposta addizionale per la ridetta di- visione di Sassari stará circoscritta nella proporzione appros- simativamente di centesimi 20 per ugni lisa delle contribu- zioni dirette, e sará cosí per oltre a centesimi 45 minore della media per tutte le divisioni di terraferma, salendo questa a piú di centesimi 35, ed oltrepassando per talune di esse î centesimi 64, d’altronde è da ritenersi che giá nel 1853, ol- tre all’autorizzazione che fu accordata alla divisione di Sas- sari di contrarre accennato mutuo passivo di lire 83,000, fu forza eziandio di farle facoltá di elevare la sua imposta fino a lire 120,000, e che fin d’allora il ministro che soprintendeva agli affari dell’interno faceva presente come la medesima non avrebbe potuto fare a meno di rinnovare negli anni av- venire consimili proposte, essendo assolutamente fuori di proporzione co’ suoi bisogni l’imposta che le è consentita dalla legge del 5 maggio 1851 in sole lire 66,000.

Spesa straordinaria per la costruzione di un locale ad uso di tipografia della Camera dei deputati,

Progetto di legge presentato alla Camera il 19 maggio 1854 dal presidente del Consiglio ministro delle fi- nanze (Cavonr).

Sicnorni! — Nell’anno 1853, ritenuta indispensabile la co- struzione di una statuperia per Ja Camera dei deputati, non potendo una tale officina rimanere piú a lungo nel locaie so- vrastante agli affizi del Consiglio dí Stato, stante il pericuio di qualche grave sinistro, venne creata una Commissione coll’in- carico di verificare ogni cosa ed indicare la localitá ove po- tesse essere trasferita,

L’ufficio della presidenza della Camera chiese a formare il relativo progetto l’architetto cavaliere Sada, membro dí detta Con nissione, e la relativa spesa, a seguito di modificazioni suggerite dali’ispettore ingegnere demaniale Gianone, venne calcolata in lire 50 mila, e sebbene non fosse per tale oggetto stanziata in bilancio somma ealcana, ciò nullameno, stante l’urgenza e ritenuto l’ordine del giorno agottato dalla Camera nella seduta del 24 giugno 1852, ne venne ordinato l’esegni- mento,

Gli appaltatori scelti per detta costruzione, previi conve- nienti ribassi fatti sui prezzi portati dalla perizia, posero tostv mano all’opera softo la sorveglianza del misuratore Alessan- dro Bianchi, ed era pressochè al suo termite quando per parte dei questori della Caniera venne fatta presente la ne- cessitá di alcune maggiori spese oltre a quelle portate dai contratti d’impresa, onde porre l’edifizio in condizione da poter valere al tipografo Botta a tempo debito ed a seconda del suo contratto d’affitto,

A seguito di tali rappresentanze vennero dall’architetto Bianchi calcolate le richieste maggiori spese in lire 7674, &

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