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Il sindaco scaduto potrá sempre assistere alla discussione de) suo conto,

Avt. 88. In entrambe le tornate il Consiglio comunale:

4° Nomina sulla preposta del Consiglio delegato i segretari e catastari, non che i tesorieri particolari dove sono isti- tuiti, i maestri e le maestre di scuola, icappellani, imedici ed i chirurghi, salva l’osservanza delle leggi speciali. Può fare con essi capitolazioni per un tempo non maggiore di un quin- quennio;

2° Può sospendere, e licenziare gli impiegati da esso no- minati quando non vi osti una convenzione ;

5° Delibera i contratti d’acquisto, d’alienazione e permuta di beni immobili, quelli portanti ipoteca, servitú o costitu- zione di rendita fondiaria, le transazioni sui diritti di pro- prietá e di servitú;

4° La contrattazione di prestiti;

B° L’accettazione, o rifiuto di lasciti e doni;

6° Le cessioni dei crediti, le alienazioni di cedole del debito pubblico, l’esazione di capitali, od il riscatto di rendite o di censi attivi prima della scadenza dei termini, gli affranca- menti di rendite o censi passivi o di altre annualitá o pre- stazioni;

7° 1 contratti di locazione e conduzione, se il prezzo che deve servire di base al contratto è maggiore di lire 800, e tutti quelli che eccedono i nove anni;

8° Gii impieghi di danaro a qualunque titolo, compresi gli acquisti di cedole del debito pubblico;

9° I regolamenti sul modo di usare dei beni comunali e di ripartire fra gli abitanti i legnami e gli altri prodotti delle selve, i pascoli e le acque comunali;

40. La destinazione dei beni, e degli stabilimenti comu- nali;

14. Le limitazioni dei beni e territori comunali, non che le divisioni dei beni fra piú comuni quando siano consen- suali; è 12. Le costituzioni di servitú Jegali ed i contratti resi ne- cessari per disposizione di legge;

15. La costruzione ed il trasporto dei cimiteri;

14, Il concorso del comune all’eseguimento di opere pub- bliche, e l’accettazione di contributi od offerte per le mede- sime;

415. I regolamenti degli stabilimenti comunali quando leggi speciali alla materia non dispongono altrimenti,

Art. 89, Jl Consiglio delibera:

4° Sulle azioni da intentare o sostenere in giudizio tanto in primo che in ulteriore grado.

Essendovi contestazione di una frazione col capoluogo, o di frazioni fra toro, l’intendente, sentita la Comuaissione provin» ciale, formerá per rappresentare ciascuna frazione una Giunta scelta fra gli abitanti o possidenti nella medesima;

2° Sulle imposte da stabilirsi nell’interesse del comune, e sui regolamenti che possono occorrere riguardo alle mede- sime;

3° Sui progetti dei regolamenti di polizia urbana e rurale od edilizi, e generalmente sugli oggetti per cui le leggi ri- chiedono il suo voto.

Art, 90. Appartiene al Consiglio comunale di deliberare sopra le offerte e i doni da farsi in nome del comune e sulla concessione della cittadinanza.

Art. QI. Il Consiglio fa gli atti devoluti alla popolazione in massa.

Art. 92. Il Consiglio è chiamato a dar parere sulle varia- zioni della circoscrizione del comune e sulla fissazione del capoluogo,

SESSIONE DEL 1859-54 — Documenti — Vol. 11, 4177

Caro II. — Dei Consigli delegati. Sezione I. — Della composizione dei Consigli delegati.

Art, 93. Nei comuni eccedenti gli 80 mila abitanti il Con- siglio delegato sará composto di otto membri e di quattro sup-

‘plenti.

Nei comuni eccedenti 20 mila anime, il numero dei con- siglieri delegati sará di sei; in tutti gli altri comuni sará di quattro.

Per queste due classi il numero dei supplenti sará di tre.

_ Art. 94. La nomina dei consiglieri delegati e dei loro supplenti vien fatta dal Consiglio comunale a maggioranza assoluta di voti. Li sceglie nel sto seno; durano in ufficio un anno; sono sempre rieleggibili; prendono posto nell’ordine della nomina, e possono sostenere ad un tempo Pufficio di vice-sindaci,

Sezione IL. — Delle attribuzioni dei Consigli delegati.

Art. 95. Il Consiglio delegafo prende, in caso di assoluta urgenza, le deliberazioni che spetterebbero al Consiglio co» munale, í

Art. 96. Quando l’urgenza non ammette indugio, il Consi- glio delegato può statuire che la deliberazione sia eseguita immediatamente. In ogni altro caso le deliberazioni sono rassegnate all’intendente, il quaie può sospenderne l’esecu= zione prescrivendo l’immediata convocazione del Consiglio comunale per provvedere in proposito. .

Art. 97, Le deliberazioni prese dal Consiglio delegato a termini dei due articoli precedenti deggiono esprimere cir- costanziatamente i motivi che ne provano l’urgenza, ed es- sere sottoposte al Consiglio comunale nella. sua prima tor- nafa.

Ove il Consiglio comunale non riconosca la veritá dei mo- tivi addotti, e non anprovi la deliberazione, la spesa rimane a carico di coloro che l’hanno deliberata. Questi possono ri- correre all’intendente che decide, sentita la Commissione provinciale, salvo ricorso al governatore, il quale statuisce definitivamente, sentito il Consiglio di Governo.

Art. 98. Appartiene ai Consiglio delegato:

4° Di nominare, sospendere e licenziare gli impiegati del comune ed i salariati dal medesimo pei quali le leggi non prescrivono altrimenti, senza poter fare con essi alcuna con- venzione che vincoli l’azione del Consiglio stesso o quelia del Consiglio che gli succederá;

2° Di deliberare le spese casuali occorrenti nel corso del- l’anno entro i limiti del fondo stanziato in bilancio per le medesime;

3° Di determinare le condizioni dei contratti da stipularsi nell’interesse del comune quando il Consiglio comunale non vi abbia provveduto,

Art. 99. Inoltre il medesimo è chiamato:

4° A formare i progetti del bilancio annuo e dei regola- menti che debbono sottoporsi alle deliberazioni del Consiglio comunale, non che a coadiuvare il sindaco nella compilazione del conto che deve rendere a termini del n° 16 dell’arti- colo 102;

2° A procurare la regolare formazione delle liste eletto- rali e dei ruoli di esazione ed altri che devonsi compilare dal comune, anche nell’interesse speciale delle sue frazioni, com- presi quelli riguardanti il servizio della leva e le sommini- stranze militari;

3° A deliberare sulle azioni possessorie da promuoversi in prima istanza ;