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DOCUMENTI PARLAMENTARI

truire il ponte con quel nuovo piano che V’amministrazione avesse stimato migliore. :

E poichè in nessun nuovo impegno poteva entrare il Mini- stero, consunti giá sin dal 18/8 i fondi che negli anni ante- riori erano stati assegnati, e sancita la citata legge del 6 mag- gio 1850 che definiva quali fossero le opere assunte a carico dello Stato, era mestieri svincolare l’appaltatore da ogni im- pegno, e lasciare pur libere le amministrazioni provinciali e nazionali di provvedere in quel modo c con quei mezzi che avessero avuto facoltá di applicare all’opera di cui si tratta.

Se non che le sopra ricordate vicende e ia poco ben ordi. nata amministrazione dell’isola avevano talmente involula e confusa la gestione dei lavori che erano stati appaltali a) Fogú, che non fu poco e breve lavoro metterne in chiaro Ja conta- bilitá, la quale non potè essere condotta a termine che nel mese di dicembre del 1853 ; epoca in cui si venne ad un de- finitivo componimento col deito appaltatore, in forza del quale non gli si nagarono che lire 4727 30, restando in pro- prietá dello Stato i materiali ed i mezzi d’opera appartenenti

. all’impresa che si trovavano sul sito.

Che se le buone disposizioni del Governo fallirono contro la prepotente forza delle cose, non però fu dismesso il pen- siero di dotare la provincia di Tempio di un mezzo di comu. nicazione che è per lei argomento vitale di civile esistenza ed indispensabile mezzo di risorgimento. E nuovi studi all’uopo vennero, d’ordine del Ministere, iniziati con quel maggior corredo di dati tecnici che l’esperienza dei fatti subiti poteva fornire per la piú sicura risoluzione delle difficoltá gravis- sime che s’incontrano nel gettare un ponte di tanta ampiezza attraverso di un burrone profondo ed in una localitá deserta, ove, al difetto di comunicazioni ed alla mancanza di ogni mezzo d’arte e d’artisti, aggiungesi un clima micidiale che non concede oltre cinque mesi di lavoro utile nell’anno.

L’ingegnere della provincia, specialmente incaricato dei nuovi studi, presentava nel gennaio 1852 un lavoro compiuto, proponendo un ponte di struttura mista, con testate in muro e travatura di grande portala in legname,

L’ispettore straordinario dei lavori stradali di Sardegna, signor cavaliere Bella, al quale veniva comunicato siffaito pregetto, ve ne sostituiva un altro, nel quale era surrogato al palco di legname un arco di centini in ferro, perchè dubi- tava della convenienza della struttura in legno, non solo e non tanto per la stabilitá dell’opera, come per l’economia della spesa, tenuto specialmente conto della manutenzione e della conservazione dell’edificio in quei siti per ogni rispetto pericolosi.

Consultalo il Congresso permanente, egli, con parere del maggio 1852, opinava che fosse presa ad esame la possibilitá di un arco di struttura Jaterizia; e quindi l’ingegnere pro. vinciale ripigliava nuovi studi. Ma, riconosciuta la poca spe- ranza di buon esito di una simile costruzione, l’ingegnere ‘provinciale, secondo le istruzioni avute, presentava un altro

. progetta di ponte sospeso a catene di ferro, che, per la faci- litá e la prestezza con cni poteva essere imposto su quel pro- fondo e dirupato alveo, si ravviseva il piú acconcio a soddi- sfare prontamente al bisogno di una comunicazione di tanta necessitá. ’

AI progetto dell’ingegnere provinciale un secondo ne univa il signor cavaliere Bella dello stesso sistema, accompagnato da una offerta di eseguimento dell’ingegnere costrattore Or- lando, a nome della ditta Agnese e Sivori di Genova ; ed en- trambi i progetti, sottoposti all’esame de! Congresso perma- nente, e maturamente discussi, facevano nascere il pensiero di sostituire al sistema peusile quello che, dedotto dal cele-

bre ponte tubulare di Stephenson, ne prende il nome, an- corchè la struttura del ponte non sia propriamente eonfor- mata a cor piuta sezione di tubo, ma ripeta la sua stabilitá solamente della contestura delle sponde e del fondo, e nen abbia coperto.

1 signori Woodhouse e Werlerman, appositamente richie- sli presebtarono ciascuno, conforme a questo divisamento, un disegno ed un’offerta ; fra le quali il Congresso perma- nente, con voto del 7 gennaio ultimo scorso, preferiva defi- ritivamente la prima per considerazioni di economia e per ragioni tecniche dí maggiore semplicitá e sicurezza d’esilo che si riscontravano nel piane proposto dal signor Woo- dbouse. Ed il signor cavaliere Bella produceva, sotto il 19 slcsso mese, in base di quest’allimo voto, la perizia dei la- vori, divisa in due parti, delle quali la prima concerneva la costruzione delle spalle di muro, la seconda la provvista e collocamenio in opera dell’impalcatura tubolare, lavori di natura affatto diversa, e di cui non era nè sperabile nè utile fare un’unica impresa.

Ed essendo dimostrata ed ammessa dal Congresso perma- nente l’opportunitá, 0, diremmo quasi, la necessitá di rinun- ciare, nelle specialissime circostanze dell’edificio di cui si tratta, agli appaiti per asta pubblica e divenire a traltative private, il signor cavaliere Bella, secondo la facoltá imparti- tagli dal Ministero, convenne, sotto riserva della legale ap- prevazione, coll’appaltatore Fogú, ed in base di un apposito capitolato d’appalto per l’esecuzione dei lavori di muratura, accollandovi quelli degli accessi al ponte ed il trasporio delle membrature di ferro dal porto in cui arriveranno fino a piè d’opera. L’importo di questi lavori ascenderebbe a lire 55,988 60, ma ricevendo il signor Fogú in conto i materiali e mezzi d’opera da lui ceduti all’amministrazione, come so- pra si è detto, per lo stesso prezzo di lire 8702 30, la spesa riducesi a lire 47,280 30.

Quanto alla esecuzione dell’impalcatura tubulare in ferro fu pur sempre sotto riserva dell’approvazione del Parlamento convenuto col signor Woodhouse che egli assuma a conto e rischio suo di farla eseguire in Inghilterra dalla ditta Foxtten- derson, trasporiarla sino in un porto dell’isola il piú a portata del lavoro e metterla in opera, assoggettandola alle prescritte prove di resistenza, il tutto conforme al capitolato d’appalto steso dal signor cavaliere Bella, e per la calcolata ed ammessa spesa di lire 34,750. E perciò l’importo totale dell’opera riu- scirebbe di lire 81,710 70, a cui aggiungendo lire 7963 70 per la sorveglianza e per le spese impreviste e veramente imprevedibili, nelle condizioni del paese e del sito, la totale spesa ascende a lire 90,000.

Quanto alla competenza della spesa non deve tacere il Mi- nistero che il ponte del Coghinas cade sulla strada da Sassari a Tempio, la quale non è compresa nella categoria di strade reali stabilita dalla legge 6 maggio 1850; essa è però la prin- cipalissima e la piú importante fra iutte le strade divisionali dell’isola. Ora l’articolo 8 della citata legge stabilisce che’po- tranno essere accordati per legge prestiti e sussidi pelle strade appartenenti ad altre categorie che non è quella delle reali; e se vi è mai una strada che meriti questi sussidi, essa è cer- tamente la strada da Sassari a Tempio. Questa strada, che cogli sviluppi che converrá darle in quei paese montuoso non si estenderá in minor lunghezza di 40 chilometri, non po- trebbe costar meno di lire 400,000 per quanta economia si voglia impiegarvi, e per quanto si voglia procedere con strette norme, sia pella larghezza del piano carreggiabile, sia pelle pendenze, sia pella semplicitá e grettezza delle opere d’arte, Ora nelle condizioni economiche di quelle provincie è assolu-