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SESSIONE DEL 1858-54

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anche il fondo d’estinzione per acquisti al corso, si avrebbe tuttavia per quest’esercizio una passivitá di lire 4,200,000, la quale, riunita a quella avanti accennata, dará un disavanzo complessivo sull’esercizio 1855 e retro dicirca lire35,000,000. Per far fronte a questa passivitá il ministro deponeva il giorno medesimo un progetto di legge con cui domandava la facoltá di contrarre un nuovo prestito di pari somma effettiva.

Quantunque non impreveduta, niuno non vede di quanta gravitá ed urgenza sia questa dimanda nelle presenti circo- stanze, epperciò la Commissione che venne incaricata di ri- ferire sopra la medesima, vi si accinse colla massima solleci- tudine e ponderatezza ; imperocchè, se gli uffici erano stati concordi nel riconoscere la necessitá di dare al Governo i mezzi di provvedere ai pubblici servizi, avevano raccoman- dato ad un tempo che fosse esattamente accertata la condi- zione attuale finanziaria, ed esaminato anche ií suo presunto avvenire, onde promuovere quelle disposizioni che fossero piú acconcie al caso e meglio valessero a ristabilire final- mente le nostre finanze in uno stato normale.

Le prime investigazioni della vostra Commissione dovevano necessariamente portarsi suli’entitá della calcolata deficienza, ed ecco i computi da essa istituiti, ed i risultati a cui si trovò condotta. Essa non ha creduto di dover rimontare oltre all’e- sercizio 1852, giacchè sino a quell’epoca calcoli che si vennero presentando dal ministro delle finanze, per fare man mano conoscere le condizioni dell’erario in dipendenza dei prece- denti esercizi, furono verificati dalla Camera in occasione del- esame dei bilanci o delle concessioni di prestiti. Citeremo in principal modo l’accurata relazione 29 dicembre 1852 dell’o- norevole deputato Lanza sul progetto di legge stato poi rive- stito della reale sanzione il 13 febbraio 1853, per autorizzare l’alienazione di una rendita di due milioni.

igli è vero che-dopo quel tempo furono chiesti vari cre- diti supplementari relativi alle contabilitá degli esercizi 1881 e 1852, ma gli schiarimenti somministrati in proposito dalla direzione del Tesoro, ove si stanno preparando gli spogli, di- mostrarono che i crediti supplementari richiesti anche per Vesercizio 1833 furono giá compresi nei calcoli presentati dal ministro alla Camera e saranno d’altronde approssima- tivamente compensati da altrettante economie ; quindi è che i dati che poniamo per base dei nostri computi non potranno piú subire nei definitivi assestamenti di conto fuorchè tali minime variazioni che, per l’oggetto di cui ci occupiamo, non è ora indispensabile di esattamente riconoscere, mentre ad ogni modo non sarebbe neppur possibile, sinchè gli spogli non sono chiusi, di fissare definitivamente ed invariabilmente i risultati finali delle rispettive contabilitá. i

Il ministro delle finanze, nella sua relazione 27 dicembre scorso, asseriva che la deficienza dell’esercizio 1852 sarebbe ascesa a lire 31,808,532 30.

Questa stessa deficienza era stata ‘calcolata dal deputato

Lanza, nella citata sua relazione 29 dicembre 1852, giusta i dati che allora si potevano avere, a lire 37,401,396 65. . La differenza proviene da altrettante maggiori entrate e minori spese avvenute. Lo spiega la ministeriale relazione 27 dicembre ultimo, e lo comprova una tabella ad essa unita in cui sono iscritti i proventi e le spese dell’esercizio 4852 e residui 1851.

Ripetendo l’osservazione che sarebbe inutile ed impossi- bile di stabilire ora in somma precisa i risultati delle conta- bilitá scadute, il che deve essere oggetto dell’approvazione dei rispettivi spogli, la Commissione ha perciò fissato per punto di partenza la narrata passivitá al fine dell’esercizio 1852 stata dal ministro indicata.

Siissione DEL 1859-54 — Documenti — Vel, IL, 457

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L’esercizio 1853, compreso nell’attivo il prodotto dell’alie- nazione della rendita di due milioni 3 per cento, dovrá pre- sentare, secondo un quadro pure annesso alla relazione mini» steriale 29 dicembre, unaattivitá di. . L. 53,031,5253 b5

Ma dal rendiconto presentato dal ministro nella tornata 11 andante dell’operazione re- lativa a detta alienazione risultando che il prodotto netto ricavatone sali nongiáa. 0... L. 45,330,000» ma a sole» 45,207,501 34

ne segue che detta attivitá

vuol essere diminuita di L. 192,498 69 122,498 69

2,920,024 86

e ridotta percida |. ......... L. Portata poi questa attivitá in deduzione della passivitá 1852 di... ... 0... +» 34,808,552 30

si ha un disavanzo a tutto l’esercizio 1853 e Feto di, + p+aiasagaia L. 28,879,507 ll

Il progetto di bilancio {854 offre una nuova deficienza che, coll’aggiunta dei 3 milioni giá dal ministro previsti, noi cal- coliamo, mentre il bilancio non è ancera approvato, nella me- desima cifra da esso risultante, cioè in lire 27,283,233 36.

Quello dell’anno 1855 secondo le previsioni del ministro, dovrebbe presentare un sensibile aumento nell’attivo di cui nella sua esposizione 8 marzo forní il dettaglio ed indicò le sorgenti. i

La Commissione ha esaminati questi sperati aumenti colla scorta dei dati che le furono somministrati, ed istituí sopra di essi quei ragionamenti che meglio poterono condurla a giudicare della loro probabilitá, siccome ne terremo discorso in appresso; ma, all’oggetto di determinare la presunta passi- vitá al fine del 1855, ritenne intanto i risultati con cui il mi- nistro ha stabilito il bilancio di quell’esercizio, solo nel pas- sivo aggiungendo la somma necessaria e ad ogni modo impre- teribile per il servizio degli interessi e per il riscatto del nuovo proposto debito, che ha calcolato approssimativamente in lire 2,500,000 nel modo seguente:

Attivo ordinario . . +... ...

Attivo straordinario 35,000,000 »

Totale attivo . .. L. 128,182,561 58 Passivo ordinario previsto dal Mini- stero. . ..... L. 131,549,bD41 95 Interesse ed estinzio- ne del nuovo prestito» 2,500,000 » Passivo straordinario» —6,318,730 16

Totale passivo L 140,169,242 14

{K0,168,242 41

Deficienza presunta sull’esercizio 1858(1) L. 441,985,680 83

. L. 125,182,561 58

(1) Nell’ammettere per base di questi calcoli le deficienze risaltanti dai progetti di bilancio 1854 e 1855, non è che non abbiamo fede nelle considerevoli economie che, mercè le cure della Camera e della Commissione ed il buon volere del Mini- stero, vi si potranno introdurre, come giá avvenne nella parte stata esaminata e votata del bilancio 1854, ma sappiamo che il Ministero intende proporre qualche aggiunta al passivo di questo bilancio, in cui vorrá pure essere portata qualche somma, per gli interessi di questo prestito, e l’esperienza ci ha d’altronde insegnato che nel corso degli esercizi occorre sem- pre bisogno di qualche nuova spesa. D’altronde, come ab- biamo detto, questi calcoli tendono solo a dare alla Camera ed al paese una idea complessiva ed approssimativa dello Stato delle finanze attuale e presunto per giudicare della ne- cessitá del prestito.