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DOCUMENTI PARLAMENTARI

SEecheBeEe ee

mente a tatti gli altri di terraferma, non ha pciuto prendere valide deliberazioni per non essersi mai trovati in numero legale i suoi membri intervenuti alle sedute, Dovette quindi l’intendente generale di Savona formare esso stesso il bi- lancio per l’esercizio 1854, a seconda del disposto dall’arti- colo 207 della legge 6 ottobre 1848, basando le sue propo- ste sui voti espressi dai Consigli delle singole provincie com- patibilmente alla ristrettezza dei mezzi di cui può la divi. sione disporre.

Per quanto però quell’amministratore si studiasse di re- stringere le spese allo stretto indispensabile, quelle che egli allogava nel bilancio generale, importano una contribuzione che eccede di lire 37,796 78 il limite normale fissato dalla legge del 12 ottobre 1848, e quelle che stanziava a carico speciale della provincia di Savona richiedono un’imposta che eccede di lire 2459 66 lo stesso limite desunto dal risultato del riparto dell’imposta del 1883, Egli ha quindi fatto istanza perchè fosse dal Ministero dell’interno presentato al Parlamento un progetto di legge che autorizzasse detta pro- vincia a ripartire per le sue spese speciali un’imposta di lire 14,434 34, e la divisione a contrarre un mutuo passivo di lire 37,796 78 onde restituire l’imposta divisionale nei suoi naturali confini,

Considerato anzitutto che la missione del potere esecativo nei casi della fattispecie è limitata ad assicurare l’andamento regolare del servizio, e che colla contrattazione di un pre- stito si verrebbe a vincolare pella sua restituzione i bilanci avvenire della divisione, io ho creduto di dover riaunziare a simile progetto e sostituirvi una domanda di cccedere l’im - posta divisionale poriandola al limite che fosse imperiosa- mente richiesto dai bisogni constatati.

Con questo iniendimento furono passati a serupolosa disa- mina dal Ministero dell’interno e da quello dei lavori pub-

blici i bilanci generale e stradale rispettivamente ende ac-’

certare se niuna economia fosse possibile sulle spese pro- poste, e ne risultò potersi desse restringere complessiva- mente di lire 6258 26, cioè di lire 2513 35 Je generali, e di lire 5744 94 le stradali, come risulta da nota del Mini- stero che dirige quel servizio in data 4 corrente, cosiechè la eccedenza dell’imposta divisionale viene ad essere di sole lire 51,838 62. Rispetto alle spese speciali della provincia di Savona giova osservare che l’aumento di contribuzione da esso richiesto deriva in genere dall’onere impostole dalle leggi delli 24 giugno 1852 e 1° maggio 1853 che hanno rior- dinato il servizio dei porti e spiaggie, e nella quotitá del rimborso da essa dovuta allo Stato, come appare dal bilaneio generale attivo dello stesso anno, quale rimborso non è su- scettibile di riduzione.

Dimostrata cosí l’origine e la necessitá delle due ecce- denze, restami a dire degli effetti che esse avranno rispetto ai contribuenti.

A questo soccorre il quadro dimostrativo degli elementi e dei risultati del riparto dell’imposta divisionale pel 4853 che fa paste della pratica. Da esso appare come la proprietá ru- rale, la quale per lo addietro sopportava da soia siffatto 0- nere, abbia pel 4853, in grazia delle piú precise norme san- cite coll’articolo 35 della legge 28 aprile 1883, concorso per s00E lire 196,607 42 nel pagamento di lire 300,000 e sia per- ciò stata sgravata di lire 103,592 58, cioè di oltre un terzo della spesa, dai contribuenti per fabbricati, pella tassa per- sonale 6 mobiliare e per quella sulle arti e sul com- mercio.

Quindi è che accrescendo l’imposta divisionale fino a lire 554,558 52, gli antichi contribuenti non ne pagheranno che

lire 513,000, ed avranno tuttora un benefizio di lire 87,000 circa a fronte degli anní trascorsi.

Questo risultato, che mi sembra assai concludente, varrá, spero, a propiziare l’animo vostro al progeito di legge ten- dente al doppio scopo sopra divisato che io mi onoro di de- porre al banco della Presidenza e pella cui discussione do- mando l’urgeuza,

PROGETTO DI LEGGE.

Articolo unico. La provincia e la divisione amministrativa di Savona sono autorizzate ad accrescere l’imposta destinata a coprire le spese speciali e comuni allogate nel bilancio di- visionale dell’esercizio mille otiocento cinquantaqualtro fino a lire undici mila quattrocento trentuno e centesimi trentuno la prima, ed a lire trecento trent’un mila cinquecento tren- totio e centesimi cinquantadue la seconda.

Relazione fatta alla Camera il 17 marzo 1854 dalla Commissione composta dei deputati Brignone, Balbi, Buraggi, cadorna Raffaele, Ricci, Pareto, e Corsi, re- latore.

Sicsori! — Il bilancio passivo della divisione emministra- tiva di Savona per Panno 1884, formato da quell’inlendente generale in conseguenza di frustranea convocazione del Con- siglio divisionale nella Sessione ordinaria del 4853, presenta una eccedenza di lire 37,796 78 oltre il limite normale del- limposta. I predetto intendente generale propose al Mini- stero di supplire a tale deficienza per mezzo di un mutuo a contrarsi per la concorrente somma colla Cassa dei prestiti.

Il Ministero dell’interno credette miglior partito quello di proporre un relativo aumento d’imposta sui limite normale fissato dalla legge, inquantochè colla contrattazione del pre- stito si vincolerebbero i bilanci avvenire della divisione senza il consenso dei suoi rappresentanti.

Giova inoltre osservare che questa divisione, quantunque non abbia impreso lavori stradali da alcuni anni, pure essa trovasi giá aggravata da setie prestiti fatti in diverse epoche i quali acemontano ad oltre le trecento cinquanta mila lire, e nellanno ora scorso il Parlamento la autorizzava a con- trarne uno di lire 70,500 pel motivo consimile a quello che ora ci chiama a darle facoltá di eccedere il limite normale della imposta.

Il Governo pertanto, eliminando dal detto bilancio tutte quelle eziandio minime spese che non riconobbe di assoluta necessitá, ne restrinse complessivamente la deficienza a sole lire 31,538 52.

Le leggi 24 giugno 182% e 1° maggio 1853 che hanno rior- dinato il servizio dei porti, impongono alle provincie che si trovano al mare uu contributo nelle spese di ristauro o di nuovi lavori che si facciano pei medesimi, per cui alcune provincie liguri, di giá aggravate dalla manutenzione di molte strade che pesano a totale loro carico, trovansi nella dura necessitá di non potere piú sopperire alle loro spese provinciali, senza ricorrere a prestiti, 0 senza sopraccaricarsi di eccessiva imposta. Cosí avviene alla provincia di Savona, la quale dovette stanziare nel suo bilancio la somma di lire 9951 34 per sua tangente di lavori da farsi in quel porto, e quindi è costretta anche per cosí lieve somma ad eccedere il limite delle proprie risorse.