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DOCUMENTI PARLAMENTARI

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Relazione fatia alla Comera il 27 maggio 1854 dalla Commissione composta dei deputati Rossi, Borella, Rezasco, farina Paolo, Ricci, siecardi carlo, e Bri- gnone, relatore.

Sienori! — Le considerazioni generali con cui abbiamo esordito, trattando dei nuovi supplementi di spesa doman- dati dal Ministero in aggiunta al bilancio 1854, attagliando pure in gran parte a quelli relativi al bilancio 1882, sopra i quali imprendiamo a riferire, non crediamo necessario di far precedere a quest’ altra relazione osservazioni della stessa natura.

Solamente ci corre obbligo di notare che, se tutte le ag- giunte riunite ed isolate, state richieste sul bilancio 1851 posteriormente alla sua approvazione, non fecero variare o di ben poco il risultato complessivo e finale della contabilitá di quell’esercizio, avendo le economie e lo speso di meno al- l’incirca agguagliate le maggiori spese, cosí non è dell’eser- cizio 1852 di cui il bilancio passivo presenterá un’ eccedenza sul presunto di olire quattro milioni, ridotta approssimativa- mente a due milioni e mezzo per una corrispondente minor

spesa sui residui 1851 e retro, siccome appare dal quadro

unito al progetio ministeriale, cui si dovrá ancora aggiun- gere un maggior disavanzo di circa lire 100,000 per ie nuove deficienze risultanti dalla nota supplementaria presentata dal ministro delle finanze nella tornata del 4 aprile, le quali non poterono per anco in tale quadro essere comprese.

Ci affrettiamo tuttavia di aggiangere che siffatia eccedenza non sará effetto delle n1ove somme colla presente legge pro- poste, nè di queile che giá furono per maggiori spese ordi- narie concesse, ma sibbene dei crediti straordinari stali con speciali provvedimenti ammessi per opere pubbliche, e prin- cipalmente per le strade ferrate, che anzi avrebbero questi dato luogo ad un piú grande squilibrio rispetto alle previ- sioni del bilancio, se non si fossero in altre spese conseguite ragguardevoli economie.

Ciò premesso come nozione di fatto, ci facciamo a ragio- nare nel merito distinto di ciascuna spesa.

BILANCIO — Spese generali,

Bilancio 1852

Residui 1851 e retro

Categoria 25. Pensioni, iratteni. menti e sussidi progressivi at di- versi dicasteri, wi compresi quelli ai militari ed agli invalidi giubi-

lati e loro vedove . . . . +. L. 747,857 10 8,857 DI Categoria 26, Pensioni di riforma militare .» 39,509 88»

Categoria 27. Soprasoldo ai pen- sionari riformati militari decorati dell’Ordine militare di Savoia e di medaglie d’oro ed’urgento al valor

militare i 000060608404 37,283 bW» A L. 833,087 88

. TL La spesa per l’oggetto di cui alla categoria 33 sarebbe

ascesa a è L. 8,156,187 05 Ma le dosinugioni venale per morte ed altre cause salirono a... ......» 778.024 98

La spesa accertata si residuò impertanto a L. 7,578,162 10 La somma bilaneiato era di» 6,630,305»

747,857 10

reo vee

fadi una maggiore spesa di. . . L, Lil

Alla categoria 26 suddescritta la spesa sa-

rebbe salita a... 0.0. +. + +. . L. 808,934 78 Le pensioni cessate ascesero a. . . . . 48.834 07 La spesa accertata si residuda . . .. L. 260,100 74

ma furono bilanciate sole... .....» 220,590 88

Si verificò pertanto un’eccedenza di spesa di LO 39.509 85

(e non di lire 33,509 83, come per isbaglio fu indicato nel progetto ministeriale).

Alla categoria 27 la spesa, comprensivamente ai sopra- soldi accordati ai militari non provvisti di pensione, ma con-

gedati dal servizio, sarebhe stata di. . . . L. 61,677 92 Le pensioni cessate ammontarono a...» 42,197 M Bimasero di spesa accertata . ... .. L. 49,480 68 Erano bilanciate... 0.0.0.» +. 3 12.197 24 L’eccedenza fu dunque riconosciuta in. . L. 37.265 Il

Oltre alla somma necessaria per coprire le sunarrate ec- cedenze, il ministro propose ancora alla categoria 23, come sopra è indicato, un’aggiunta di lire 8437 34 sui residui 1854 e retro.

Nella relazione anteposta al progetto di legge col quale il ministro delle finanze domandava il 30 dicembre 1852 vari nuovi crediti supplementari al bilancio 1851, si diceva essere necessario un credito di lire 380,585 per maggiori pensioni e trattenimenti, ma potersi esso ridurre a lire 367,648 78 per maggiori cessazioni riconosciute per causa di morte. La Camera acconsentiva il credito cosí ridotto, ed esso veniva definitivamente approvato colla legge 7 aprile 1853.

Dai documenti comunicati alla Commissione cra appare come le pensioni accordate nel 1851, di cui una parte dei titoli non erano ancora pervenuti all’ispezione dell’erario all’epoca della domanda del credito suddetto, salirono ad una maggior somma dio... 0.0... . LL 4,861 79 e che invece le cessazioni per morte, meglio ri- scontrate, non ascesero giá a tutta la somma di eui erasi, come fu avanti notato, ridotto il credito supplementario, ma bensí ad una somma mi- DOPO dI «a ima aa a I

D’onde una nuova eccedenza di spesa sui resi-

dui 1851 di... 0... +.» +. + L. 8,295 53

Le specificate maggiori spese sono quelle che formano il totale credito supplementario domandato per le tre indicate categorie del debito vitalizio (25, 26 e 27 del bilancio, Spese generali), in lire 829,087 88, ma che per lo sbaglio occorso alla categoria 26 di lire 4000, rilevato dal confronto dei docu- menti relaiivi, deve essere aumentato sino a lire 833,089 88.

La necessitá di queste considerevolissime aggiunte è con scarse parole giustificata dal ministro proponente, il quale anicamente accenna che essa emerge dalla concessione di pensioni ed assegnamenti di riforma a coloro che ne acqui- starono il diritto senza che sia in facoltá del Governo d’ im- pedire il progressivo aumento di questa spesa.

Siffatta causale non sembra sufficiente alla vostra Com- missione per scagionare appieno il Ministero; impérocchè, se vi sono impiegati che aspirino ed abbiano diritto al colloca- mento a riposo rispetto alla legge, non manca ogni mezzo per diminuire il numero di coloro che intendano valersi di tale diritto, e molti congedí sono anche accordati per sponta - neo arbitrio del Governo, senza tener bastantemente d’oc- chio al bilancio, onde poi in fine dell’anno la spesa accertata supera sempre d’assai le somme previste.

La Commissione, quantunque persuasa che a simile proce-