Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti II.pdf/257

DOCUMENTI PARLAMENTARI

al vestiario cui, come militari, hanno diritto i rispettivi loro uscieri, spese queste che prima cadevano sul bilancio mili- tare, diede origine alle anzi indicate mancanze di fondi alle categoria 4 e 44 del bilancio passivo estero e poste pel 1852, e fu cagione in parte e sino alla cencorrente di lire 1200 della deficienza che venne a risultare sulîa categoria 15.

Il ben maggiore aumento di spesa che scorgesi a quest’al- tima categeria debbesi ripetere dall’aver l’amministrazione stimato dovere suo di assecondare per quanto possibile il voto espresso dal Parlamento coll’estendere alle diverse parti dello Stato tutti i vantaggi della mutua comunicazione, coo- perando cosí al rigido sviluppo di tutte quelle industrie na- zionali che, per le subite mutazioni del regime costituzionale, ne dovevano provenire.

Quindi essa non marcò d’impiegare per tale oggetto i fondi che di quando in quando le venivano consentiti stabilendo uffizi in quelle focalitá in cui non ne esistevano, rendendo quotidiano il servizio di {trasporto de’ dispacci fra vari punti dello Stato ove tuttavia non lo era, duplicandolo a pro di al- curi ed aggiungendovi le altre occorrenti migliorie. Aumen- tati gli uffizi e cresciute le corrispondenze tra essi, il con- sumo degli stampati e dei registri di contabilitá crebbe a dismisura, e sensibilissimo si fece sentire l’aumento delle provviste cui si dovelte attendere tanto di cartaccia per invi- luppo dei dispacci, quanto di fil, spago e di cera lacca.

Per le innovazioni seguite nel corso dell’anno 1852 e per quelle alle quali l’amministrazione indefessamente attese per lo passato, si dovette procedere alla stampa di straordinario numero di circolari ed istruzioni, delle intervenute conven- zioni, di un puovo dizionario postale e di una riformata ta- bella generale delle franchigie, La spesa della carta a stampa, ritenuto il gran numero delle copie, ascese alla somma di lire 13,000, essendosi dovuto provvedere della tabella, non solo gli impiegati postali, ma ben anco i vari Ministeri ed altri uftici.

S’arroge la spesa della verificazione delle bilancie e dei pesi seguita nei vari uffici, ascendente essa sola a lire 3200 circa per l’anno 1852, ed a lire 1908 414 per residuo degli anni 1850 e 1851, spesa questa non prevista in bilancio.

Ecco pertanto spiegato il motivo della mancanza di fondi nella somma di lire 19,587 79 alla categoria 15, Spese d’uf-

ficio. Categoria 19. Poste (Trasporto dei dispacci), lire 200.

Somma dovuta ad Antonio Salis Seneghese in seguito al- l’accertato regolare servizio da lui fatto eseguire, lungo gli anni 1850 e 4851, di trasporto dei dispacci tra Santo Lussur- giú e Paulilatino, quale spesa non fu peranco soddisfatta, per averne l’amministrazione ignorata l’esistenza in fino ad ora che ne venne reclamato il pagamento,

Per ragione di tempo questa spesa vuol essere applicata ai residui aggiunti alla categoria suddetta.

Categoria 20. Poste (Rimborso agli uffizi esteri), lire 35,546 96.

Quantunque colla legge del 7 aprile del corrente anno sia giá stato assegnato a questa calegoria un aumento di fondo di lire 170,000, tuttavia, in seguito all’accertamento testé se- guito dei conti scan-biati tra l’amministrazione sarda e la francese, venne quest’ultima a risultare in credito della somma di lire 55,546 96 oltre quella bilanciata ed aggiunta gol suddetto credito supplementarie.

I motivi che concorsere a produrre cosiffatta eccedenza sono i medesimi che si addussero per ottenere il credito delle lire 170,000, e giova qui ricordare che la maggior somma occorrente non è nel caso concreto se non un cambio di da- naro, cambio assai vantaggioso per l’amministrazione sarda, atteso il maggior numero di lettere colpite di tassa che essa distribuisce, lettere trasmesse dalla francese amministra- zione alla quaje si corrispondono i diritti stabiliti dalle vi- genti convenzioni, i quali diminviscono od aumentano in proporzione dello accrescere 0 del diminuire delle corrispon- denze medesime.

Categoria 25. Assegnamenti d’aspeltativa, lire 1200.

Il cavaliere Gagliardo giá console a Trieste, che per regio decreto del 19 dicembre 1849 fu provvisto dell’annuo trat- tenimento di lire 800, non curavasi di ritirare in tempo de- bito dalla grande cancelleria il relativo titolo di concessione, per cui l’amministrazione, nella credenza che egli volesse ab- bandonare delto assegnamento, non lo comprendeva nel suo bilancio.

Resosi quindi defanto il titolare, dopo però aver ottenuta la restituzione in tempo per ritirare il citato regio decreto, la di lai vedova ricorse, munita dei regolari documenti, per ottenere gli arretrati spettanti al defunto su detto assegna- mento, arretrati che per ciò che hanno tratto ai residui ag- giunti alla categoria suddetta rilevano a lire 1200.

Istruzione pubblica.

Bilancio Residui 1852 185leretro Categoria 7. Segreterie delle quat- tro Universitá (Personale). . . . L. 288 45 11 76 Categoria 21. Stabilimenti scienti- fici universitari (Personale), . .» 280 40» Categoria 28. Restituzione di diritti depositati dagli studenti . . ..» 39%» Categoria 31. Maggiori assegna- menti solto qualsiasi denominazione» 173»» L. 747 79 ii 76

759 55

Somme occorrenti al pagamento del prorata di stipendio dovuto, dal 1° gennaio al 19 febbraio 1850, al giá serviente la segreteria dell’Universitá di Cagliari, e per lui defunto alla di iui vedova; per competenze anticipate dalla cassa del sop- presso corpo degli invalid! in Sardegna a sette ordinanze di servizio presso le Universitá della Sardegna, e del tratteni- mento spettante pel quarto trimestre 1852 al professore Giu- seppe Caviassi ricoverato nel manicomio di Torino, ed al saldo della restituzione del deposito fatto dallo studente Co- sta Carlo.

Lavori pubblici.

Addivenenda alla sistemazione della contabilitá relativa al bilancio {882 e residui aggiunti, Vazienda generale dell’in» terno riconobbe che alcune categorie riflettenti il ramo dei lavori pubblici difettano di fondi, per cui non potrebbero piú sopperire alle diverse spese che vi sono imputabili, ed in- noltrò pertanto la domanda dei seguenti crediti supplemen-

i tari,