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viste del corpo di guardia della cittá di Tempio, dal 1842 al 4848, non contemplate in bilancio,

H locale delle suore del conservatorio di San Gerolamo in Genova fu destinato nel 1849 all’alloggiamento di truppe cui non potè l’amministrazione altrimenti provvedere, e l’in- densitá di occupazione fu dopo lunghe pratiche, previo il parere dei Consigtin di Stato, regolata sulla base del regola- meuto 9 agosto 1836 in lire 3296, di cui solo una parte po- terono essere pagate colla somma residuata, occorrendo per l’altra la mentovata aggiunta. °

HI prezzo di fitto e riparazioni al corpo di guardia della cittá di Tempio era stato corrisposto da quel signor inten- dente con mandati provvisori, seguendo le norme dell’epoca e del luogo, ed il ministro delle finanze, cui tardi giunge- vano quei mandati, li trasmetteva all’azienda di guerra, perchè ne imputasse il pagamento definitivo a carico del bi- lancio militare, il quote comprende ora anche le spese alla Sardegna relative che prima dell’anno 1848 erano designate iu bilancio a parte.

Contro la prima di queste due spese si obbiettava da qual= che membro della Commissione che, per occupazione miti- fare di un locale appartenente ad un istituto religioso, il quale non deve Inerare sopra i bisogni dello Stato, non cc- corresse di corrispondere alcnan corrispettivo a titolo di fitto, Quai è propriamente l’indennitá di-nudo coperto accordata a termini del regolamento 9 agosto 1836, ma bensi solamente quel compenso che fosse ravvisato equo per danni e spese sofferte in dipendenza dell’occupazione stessa, ma il succi- tato regolamento non contenendo alcuna disposizione ecce- zionale per le corporazioni che la legge considera come pri- vati, essendo anche oecorso che in alcune circostanze in cui si elevarono difficaltá al proposito i tribunali abbiano menate buone le ragioni degli istituti reclamanti, fu riconosciuta la necessitá, sinchè non sia altrimenti provvisto, di ammettere la spesa di cui è argomento, in un coll’altra avanti indicata relativa ad antiche riparazioni al corpo di guardia della cittá di Tempio,

Categoria BS. Invalidi giutilati, lire 10,311 10.

Sopra questa categoria, bilanciatá in lire 802,565 Gli, giá era stato accordato colla legge 23 dicembre 1852 un credito suppletivo di lire 220,442 64, ed in ora riscontrasi ancora il bisogno di un’aggiunta motivata dalla reintegrazione di pensioni a militari del Governo francese le cui concessioni ascesero complessivamente nell’anno a lire 144,265 26 e da altre pensioni accordate in parte per i fatti politici del {891, 1851, e 1835 salite a lire 457,t22, in parte a bass’ufliziali e soldati, in dipendenza della guerra italiana colla decor- renza dall’anno 1818.

L’ammontare delle pensioni a carico dello Stato costituisce attualmente una passivitá sproporzionata sopra la quale a- vremo a richiamare altra volta Ja vostra attenzione, ma gli aumenti verificatisi in questa categoria, conseguenza delle leggi votate dal Parlamento, sonv di un effetto temporario, ii quale non può rinnovarsi, ed andrá naturalmente decre- scendo senza bisogna di altre disposizioni. È questa adunque la parte del debito vitalizio che aggraverá per meno lungo teinpo le finanze,

La’vostra Commissione vi propone impertanto senz’alire osservazioni l’approvazione del credito di minor conto che è ancora per l’indicato oggetto richiesto,

BILANCIO — Finanze.

Categoria ll. Aggio d’esazione dei contabili demaniali e segretari dei tribunali, lire 67,773 06.

I prodotti dell’insinnazione e demanio per Panno 1851 erano stati calcolali nel bilancio attivo in lire 15.600,000, invece si realizzarono nella somma di lire 17,600,000, e cosí con un aumento di lire 2,000,000. È questo il motivo per cui Paggio proporzionale d’esazione develuto ai contabili de- mariali ed ai segretari dei tribunali, deve pur essere aumen tato dalle presunte lire 439,880 a lire 507,658 06 in cui fa liquidato, con una maggiore spesa produttiva e puramente d’ordine di lire 67,778 06 la cui approvazione è indispen- sabile,

Categoria 7. Restituzione di crediti e rendite demaniali, lire 13,737 59,

La spesa occorsa a questa categoria per i moltiplici re- clami sporti dai contribuenti, sia al magistrato della Camera dei conti, sia all’azienda ed alle rispettive direzioni dema- niali, onde ottenere il rimborso delie somme esatte dai con- tabili oltre il dovuto, fu aecertata in... . L. 61,727 09 e non era stata bilanciata fuorchè in quella di» 48,000» onde una nimggiore spesa anche semplicemente d’ordine di 0.06.00 +06 +00 + 0» 135,757 39 parimente incontestabile,

Categoria 8. Multe e pene pecuniarie, lire 61,281 96.

La spesa accertata per il pagamento della parte delle multe e pene pecuniarie attribuita, a morma della legge, alle opere pie, ai comuni ed alle casse di pensioni di riposo,

SULA o e e ee E, BITS 90 Era per quesl’oggetto stata solc bilanciata Ja somma di o, .0.0.0.06 + eee 160,000.»

si ebbe imperlanto una maggiore spesa di , L. 6.281 46

proveniente da che il prodotto delle multe e pene pecuniarie fosse solo stato calcolato in lire 202,500, e sia invece asceso a lire 304,538 29 con un aumento di lire 101,838 29.

Questa maggiore spesa, della stessa natura delle prece- denti, non può neppure incontrare alcuna difficoltá nell’es- sere approvala.

Categoria 9. Spese riflettenti l’insinuazione e demanio, lire 10,919 94.

Il credito domandato a questa categoria bilanciata in lire 128,182 97, e giá stata accresciuta di due tenui mag- giori spese colle leggi 25 dicembre 1852 e 7 aprile 1853, si divide in quattro distinti articoli, di cui terremo discorso separatamente.

Appena occorre parlare della deficienza di lire 594 49 ca- gionata dallo stabilimento di nuovi uffizi di bello straordina- rio, la cui spesa torna a vantaggio diretto delle finanze, ma merita invece maggior attenzione la spesa nuova domandata per l’assegnamento al rettore della Tanca di Panlilatino in sardegna di lire 960, che si dizse eliminato dal bilancio di agricoltura e commercio e portalo sopra quello delle finanze, perchè inerente ad un podere demaniale.

Dalle ricerche che abbiamo fatte ci risultò in fatti che sino a tutto l’anao 1850 quell’assegnamento venne seddi- sfatto sul bilancio d’agricoltora e commercio, ma dopo quel tempo nessuna somma piú venne a quest’oggetto proposta od iscritta nè sul bilancio d’agricoltura e commercio, nè sopra quello delle finanze.