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mente fuggiati ad uso di affizie sedentario di arrivo € par- tenza con compartimenti a caselle, riscaldati ed illuminati convenientemente, aventi un posto per bollare le lettere ed un altro per pesarle con bilancie a bilico ; nel sito piú appa- renîe sta fisso un cronometro, indispensabile per norma de- gl’impiegati nel disimpegno delle ioro operazioni.

La divisione delle lettere, che adesso si opera nelle ri- spettive stazioni avanti la partenza del convoglio e con la chiusura dell’officio una 0 due ore prima, si fa invece per la piú gran parte da appositi impiegati nei medesimi uffizi am- bulanti durante la corsa; cosicchè una lettera impostata al momento della corsa viene assegnata nelle rispettive caselle e distribuita al suo indirizzo poco fempo dopo. L’identica operazione si eseguisce per fo leii-re rimesse dagli affizi lunga la linea della ferrovia, senza inconveniente dei cosí detlo sercizio di transito e della giacenza di esse leticre ne- gli uftizi centrali e negli offizi corrispondenti, Anzi, per ov- viare al ritardo causato dalle molteplici fermate per la ri. messione ed il ricevimento dei dispacci lungo lo stradale, fa giá inventato ed utilmente applicato nel Belgio un ingegnoso meccanismo, mediante il quale si fa questo scambio nelle corse accelerate, senza fermere il convoglio.

Fu quindi ottimo divisamenfo quello del Governo del Re di far eseguire gli studi necessari per proporre eziandio nel nostro paese l’introduzione di questa sí utile invenzione ora specialmente che il commercio, favorito da libere istitu zioni, prende ogni giorno maggiore incremento. Al quale oggetto il Ministero inviava nella Francia e nel Belgio due impiegati delle regie poste acciucchè esaminassero i diffe- renti sistemi di uffizi ambulanti e ne facessero al Governo apposita relazione.

In tale relazione non solo è posto fuori di questione l’as- soluio vanfazgio di questa riforma nelle nostre comunica- zioni postali, ma si dá altresí la preferenza al sistema bel- gico sopra il francese per la maggiore sua semplicitá e como- ditá, combinata anche colla miuore spesa.

Questa prevalenza del sistema belga sal francese è con- sentita anche nel rapporto della direzione generale delle poste e nella relazione del signor ingegnere Pansa, ed è fon - data altresí sulla circostanza che Îa stessa amministrazione francese pare voglia adottare il sistema belga nella costru- zione di nuovi vagoni.

Le questioni pertanto che si affacciarono alla Commissione per lesame del progetio di legge di s’abilimente di tali uf- fizi postali ambulanti si riducono a due: Vama, se ‘convenga Vattivazione di questi vagoni postali nella presente situa- zione delle strade ferrata dello Stai», limitata per qualche tempo alla sola linea da Torino a Genova; l’altra è la spesa, argomento per ogni paese sempre grave, e per l’attuale no- siro stato finanziario, gravissimo. Quanto alla prima que. stione, la Commissione non esita punto a pronunziarsi favo- revolmente sulla convenienza dell’attuazione dei suddetti uffizi postali, anche per Ja sola linea da Torino a Genova,

“ mossa dalle seguenti ragioni. È bene che si cominci anche fra noia far esperimento di questo sistema, per trovarci ben pre- parati a dirizerlo sa di una scala piú esiesa; fanto piú che le ferrovie in costruzione ed i progeiti di altre di giá ben av- viati ci lasciano la lusinga, se gli eventi politici non ci sa- ranno cratrari, che fra breve noi puro avremo upa conside- ruvole rete di strade ferrate, che unirá fra loro e colla capi- tale le principali provincie dello Stato, e che cormanicherá inoltre coi confini svizzeri, francesi, lombardi e piacentini. lofine anche il solo tronco di strada ferrata da Torino a Ge- nuva, di 166 chilometri, c con 26 stazioni, ha bastante svi»

luppo, mettendo in comunicazione le due principali cittá dello Stato, oltre a sedici altri uffizi postali di giá ora esi- stenti, da meritare che si applichi, nell’interesse dei com- mercio, questo piú celere e piú sicuro sistema di comunica- zione postale. La questione poi della spesa vuolsi considerare nel suo senso assoluto e relativo. Secondo i calcoli redatti in un elaborato rapporto del direttore generale delle poste, non vi sarebbe alcun aumento di spesa; anzi, stabilita per ogni ufficio postale la comunicazione diretta coll’introduzione di questo nuovo sistema, si otterrebbe nell’esercizio una sensi. bile economia (1). In ogni caso poi, quand’anche questi calcoli

(1) Nel sopra citato rapporto il direttore generale delle poste presenta il seguente ragionato calcolo, dal quale risulterebbe una economia assai considerevole adottando il sistema degli uffici am- bulanti tra. l’orino e Genova a preferenza del semplice trasporto della valigia con servizio di corrispondenza diretta tra è diversi uffizi.

Diciotto sono gli uffizi che sarebbero serviti dagli ambu= lanti; tre essendo le loro corse giornaliere, avrebbero dessi a formare 54 dispacci, ed altrettanto ne farebbero gli uffizi con loro corrispondenti, in tutto dispacci 108. Mettendosi in corri spondenza diretta fra di loro i 18 uffizi a tre volte il giorno, avrebbero individualmente a formare 51 dispacci, e cosí invece che cogli uffizi ambulanti si avrebbero giornalmente in circo- lazione soli 108 dispacci, col sistema attuale se ne avrebbero 918.

‘Prescindendo dal far computo della diversitá di tempo, che si richiede per la formazione dei 918 dispacci, o di soli 108, ba» sando i calcoli sulla differenza solamente della spesa, che oc- casionano, si hanno i seguenti risultati.

Ritenuto che ciascun disparcio in cartaccia, cera-lacca e filo spago costi in media un soldo solo,

1918 dispacci (sistema attuale) costerebbero . .. L. 45 90

i 108 dispacci (uffizi ambulanti) costerebbero . .. >» 5 40

Economia giornaliera cogli ambulanti ...., L. 40 50

le quali moltiplicate per i 365 giorni dell’anno rilevano alla egregia somma di. . 6.6... +. ++ + LL. 14,782 50 1 fogli d’avviso con cui si accompagnano i di- pacci costano centesimi quattro. Per 918 dispacci (sistema attuale) coste- Tebbero. iii + +0 + + L. 86 78 Per 108 dispacci (utfizi ambulanti) coste- rebbero . . + EER a è ATI

Economia giornaliera cogli ambulanti. L. 32 40

che moltiplicata per i 365 giorni dell’anno ascende

EA RE L. 11,826» G15 stati 49 dis, e 50 controllo, e giornale delle ope-

razioni di ciaschedun uffizio costano centesimi tre

caduno. Por 918 in cadun mese (sistema attuale) L. 27 56 Per 108 in cadun mese (uffizi ambulanti) >» 8 24

Dee eee

Economia mensile cogli ambulanti. . . L. 24 30

la quale moltiplicata per i 12 mesi dell’anno a- scende a... +» dii DR Gaio ae a

Totale delle economie che risulterebbero dall’at- tivazione degli uffizi ambulanti . . .. .. +... L. 26,900 10

Che se poi per continuare nell’attuale sistema si vuole de- stinare un agente dell’amministrazione postale per il ricambio dei 306 dispacci ad ogni corsa, queste essendo tre, quattro debbono essere gli agenti, poichè due di loro potranno fare l’intiera corsa in andata c ritorno, ma i due partenti la sera da Genova c da Torino dovrauno fermarsi la notte nel luogo d’arrivo; considerata la qualitá di servizio faticoso cui sarehe