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tempo stesso come, allorché pericolano le postre istituzioni e l’ordine pubblico, non si sfetti di uomini coraggiosi, i quali, anche non chiamati dai rigorosi obbiighi del loro uf- izio, sappiano far sagrifizio delle proprie sostanze c della vita per tutelarne \’impero,

Fra questi venne segnalsto al Governo Giovanni Ballista Dussinier, il quale, riunitosi ad un drappello di guardie na- zionali il dí 20 dello scorso dicembre in persecuzione d’una delle bande insorte, cadeva vittima nella sua devozione in seguito a mortale ferita riportata in uno scontro colle mede. sine. La di lui famiglia, cemposta della vedova Margarita Norat e di tre figli minorenni, invoca dalla Camera per mezzo del Governo qualche provvedimento legislativo onde venir in sollievo d’una famiglia erbata del suo maggior sosiegno per ragioni di pubblico servizio,

La vostra Commissione, chiamala ad esaminare il presente progetto di legge, con cui verrebbe concessa alla vedova Dossinier un’annua pensione di lire 210, applaudi unanime alla proposta misura, giustificata nou solo dai priscipii d’u- manitá, da cui pur sempre è bello che le leggi vengano in- formate, quanto dall’obbligo in cui è lo Stato di stimolare gli atti di patriottismo e le azioni generose con segni non dubbi di riconoscenza nazionale.

Non essendovi provvedimenti legislativi che contemplino i casi speciali delle famiglie d’individui non appartenenti nè alpesercito, nè alla guardia nazionale, quale appunto era il Dossinier, la tariffa delle pensioni, che l’articolo 22 della legge organica della guardia nazionale del 4 marzo 1513 pa- rifica a queile dell’esercito stabilite colla legge del 27 giugno 4850, non poteva essere applicata alla sua vedova se non in modo appressimalivo e per analogia,

La semma che vi si chiede di lire 240 non corrisponde. rebbe esaliamente a nessuna di quelle che le leggi citate ac- cordano in casi identici alle vedove e famiglie dei militari morti in battaglia, cioè sarebbe d’alquaulo maggiore di quella a cui avrebbe diritto la vedova di un caporale, armainclo, morsaro, seliaro, ece., e d’alquanto minore della vedova di un sergente dell’esercito.

La Commissione vostra, ben ponderata ogni cosa, avuto ri. guardo sí alla natura del servizio che s’intende ricompensare, come alle condizioni della famiglia e delle Iocalitá ia cui essa vive, non che aquella parte d’analogia che wesiste tra ilser- vizio del Dossinier e quello della guardia nazionale, vi pro- pone di approvare delta pensione nei limili determinati dalla preposta ministeriale,

Due aggiunte di poca entitá vi propone al fempo stesso: coll’una la pensione decorrerebbg dalla morie del marito ; coll’altra la porzione dei figli giunti a maggier ciá andrebbe a berefizio di fratelli rimasti minorengi. Entrambe queste di- spesizioni sono conformi ai principii dalla procedente Legis- lafura sanzionati, in ordine alle pensioni mililari; e sem- brano dalla vostra Commissione tali da dover trovar luogo nel presente

PROGETTO DI LEGGE.

Articolo unico. È conceduta sul bilancio dello Stato Pan- nua pensione di lire duecentequaranta a Margarita Noraf, vedova di Giovanni Battista Dossinier, moriu il 9 gennaio 4854 per aver combaftuta l’insurrezione avvenuta nella pro- vincia d’Aosta. °

La pensione decorrerá dal detto giorno 9 gennaio 1854, e

sará riversibile a litolo di sussidio ai figli superstiti mino- renni, nel modo determinato dall’articolo 28 della legge 27 giugno 1850.

Relazione del presidente del Consiglio ministro delle finanze (Cavour) 3 febbraio 1854, con cui presenta al Senato il progetto di legge approvato dalla Camera nella tornata del 30 gennaro 1854.

Stcwori! — Nella seduta del 50 ora scorso gennaio la Ca- mera dei deputali adottava il progetto di legge per la con- cessione di un’annua pensione dilire 240 a Marsherita Norat, vedova di Giovanni Battista Dossinier, morto addi 9 del citato mese, per aver combattuto l’insurrezione della provincia di Aosta.

Mi ascrivo, o signori, ad onore di sottomettere alle vostre deliberazioni il progetto stesso.

L’unanime voto che incontrava nell’altra Camera mi dí piena fiducia che sia per essere favorevolaseale accolto anche dal Senato.

Relazione fatta al Senato i 7 febbraio 1854 dall’uf= ficio centrale composto dei senatori Casati, La Mar- mora Alberto, Della Valle, Montezemolo, e Colli, ecla- tore.

Sicnonit— Allorché, come ta voi noto, futurbata la tran- quiliitá della provincia d’Aosta, un distaccamento della guare dia nazionale di quella cittá, in una sua perlustrazione dei dintorni, avendo chiesto il concerso di Dassinier Giovanni Biattista, cacciatore di professione, uomo coraggioso e pratico dei luoghi, egli volontereso accensentí, quantunque non a- seritto alla milizia stessa; ma colpito da una palla cadde vit. tima del suo zelo. Il Ministero ha proposto alfa Camera dei deputati di accordare alla: vedova di quell’infelice una pen- sione, che fu stabilita in lire 240 annue, riversibile ai figli, durantela loro minoritá, in caso di premorienza della madre,

Questa pensione che vuol essere considerata come ricome pensa nazionale si appoggia per molivi di analogia all’arti- colo 422 della fegge del 24 marzo 1848.

11 progetto di legge relativo alla peusione in discorso es- sendo cera sottoposto alle vostre deliberazioni, l’ufficio cen- trale per organo mio ve ne propone l’adozione.

Senvenzione postale tra la Sardosna e l’Austria,

Progeito di legge presentato alla Camera è 13 gene naio 1854 dal ministro degli affari esteri (Dahor- mida),

Sigxort! — A mente dell’articolo 0 della legge 18 no vembre 1850, ho l’onore di presentare all’approvazione delia Camera il decreto reale del 15 finito dicembre, col quale vien dafa esecuzione alla convenzione postale conchiusa in Torino il 28 passato settembre fra il Governo di S. M. e quello im- periale d’Austria,

La convenzione postale fu iniziata col Governo austriaco unifamente af’altra per la congiunzione delle linee telegra-