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che esigerebbe ingenti spese per parte del Governo; chè se gl’inventori si offrirono di fare a loro spese la macchina, certo nen si sarebbero egualmente sottoposti a quella di tale derivazione.

Da quanto precede, la vostra Commissione si fece dunque persuasa che in qualunque caso la derivazione d’acqua di cui si tratta produrrá un ulile sensibile alla finanza, chela me- desima è utile fin d’ora per eseguire l’esperienza d’una mac- china, la quale riescendo di felice esito, schiude un avvenire di prosperitá al paese, e che evidente era poi l’utile che ne derivava alla strada ferrata, potendesi provvedere ai suoi moltiplici bisogni, nonchè a quelli cosí urgenti della cittá di Genova, Quindi è che non ha dubitato dietro questa disa- mina di convenire sull’utilitá pubblica dell’opera.

Ma se dalla vostra Commissione era tale opera giudicata di pubblica utilitá per se stessa, rimaneva ad esperire se era pure tale ed in superiere modo a fronte dell’atile che ne ri- donda fino d’ora agli attuali utenti della Scrivia. E qui è il caso di riferirvi due petizioni pervenute alla Camera coi nu- meri 5376 e 5305: la prima della provincia, del municipio e dei cittadini di Tortona, sottoscritta da B29 individui ; la se- conda del Consiglio comunale di Castelnuovo Scrivia. Colla prima, dopo avere esposto alcuni dati storici, coi quali s’in- tende dimostrare-essere la cittá di Toricna in possesso delle acque della Scrivia, accennasi che cogli articoli 8 e 9 della convenzione tra il Ministero cd il cavaliere Nicolay risulte- rebbe concessa a questo la facoltá di fare, volendo, una se- conda derivazione d’acqua dalla Scrivia, che porterebbe cosí Paccordo della derivazione a piacimento del concessionario. Soggiunge poi che il continuato esercizio di piú settimane portò la certezza della compiuta sufficienza dei mezzi di lo- comozione, epperciò non esistervi nè la necessitá, nè l’op- portunitá di togliere o scemare l’acqua agli attuali afenti; e conchiudende della pubblica utilitá della medesima per detti

. ufenti, afferma che a quell’utile pubblico che si vorrebbe ot-

tenere col cangiamento del corso, fa bilancio quellutile anche pubblico che si ottiene colla conservazione del corso antico; ond’è che si rivolgono al Parlamento onde venga negata alla legge in discorso la sua approvazione.

Iniorno al diritto di possesso, osserva la vostra Commis- sione che ai tribunali avanti cui verte lite in proposito,

spetta il decidere, nonché l’ammontare dell’indennitá che

asse dovuta agli utenti, in proporzione del danno; che se

gli articoli 8 e 9 sovr’accennati darebbero alla societá Ni-

‘colay il diritto di derivazione di una quantitá d’acqua illimi-

tata, ciò non consterebbe che dai precitati articoli della prima convenzione 27 maggio 1853, mentire l’articolo 12 della se- conds convenzione 11 novembre dello stesso anno dichiara che la quantitá d’acqua è limifata a 350 litri per minuto se- condo; escluse però le acque perdute della galleria, concesse esclusivamente al Nieolay, di cui una parle cade nel bacino del Riccò, e che in qualunque modo si ottengono pel solo falto deil’anertura della galleria; chè, tanto piú portava la sua attenzione sopra questo dato, inquantochè il tenore della petizione implica ovunque la supposizione appunto che s’in-

tenda con questo progelto di legge di privarli di tuita l’acqua

della Scrivia mentrechè, limitandosi all’estrazione della sud della quantitá, e verso VPorigine del fiame, rimangono agli utenti tutte le acque inferiori alimentate dai numerosi af. fiaenti che immettens nella Scrivia niedesima; che la neces. sitá ed opportunitá di avere l’acqua per la strada ferrata è evidentemente dimostrate dal sensibile risparmio che si con- seguirá nell’esercizio della medesima e che prima d’ora vi fu accennato; e che infine non saprebbe concepire come a

= e udii

fronte di questo risparmio, a fronte degli aitri moltiplici usi a cui può servire la medesima per la sirada ferrata, a fronte del benefizio che ne ridonderá alla numerosa e sempre ere. scente popolazione di Genova, alle rade del porto, ai gran. diosi monumenti commerciali o docks che s’intendono co- strurre, alle esigenze insomma di quel commercio che vie- maggiormente si svilupperá, eda tutti gli stabilimenti pub- blici di cni va superba quella cittá, si possano queste utilitá pareggiare a quella degli attua!i utenti.

L’altra petizione di Casteinuove Scrivia, associandosi alle opposizioni della precedente, e protestando per qualunque danno ne possa avvenire, si dimostra bensi persuasa che il Governo cui spetta di conciliare la generale utilitá dello Stato cogl’interessi dei privati non vorrá fogliere nn diritto che compartiva giá da per sè il corso naturale delle stesse acque,

Ora la vostra Commissione ravvisa che taîs petizione rico- noscerebbe appunto la pubblica utilitá deli’opera contem- plata nella presente legge, a meno che si volesse intendere che la generales utilitá spettasse di preferenza a quegli utenti della Scrivia che verrebbero privati di quella parte d’acqua che dal Governo s’intenderebbe ora di deviare dalla Scrivia, e che la strada ferrata e Genova fossero i privati sueccennati; che altro mezzo uon ravvisa per conciliare in questo caso Vatilitá generale e privata, fuorchè pagando quell’indennitá che verrebbe dai tribunali imposta, o col procurare in altro modo le acque che verrebbero a perdere, ed a cui avessero diritto; e che infine il corso naturale delle acque non po- {rebbe per sè sale costiture l’accennato diritto, a meno di condannare fulte le opere d’arie che sarsero pel fatto di avere contrastato tale corso naturale,

Quindi è che la vostra Commissione non dabi(ò punto di conchiudere sulla pubblica utilitá dell’opera che vi è proposta per legge, anche a petto dei diritti che poiessero competere agli utenti della Scrivia.

Convinta la Commissione delPulilitá somma di questa grandiosa opera, s’accinse ad esaminare, se nel modo con cui procedette il Governo nella concessione di quest’impresa, avesse provveduto al maggior utile della finanza; equi è stata unanime nel ravvisarvi delle irregolaritá, dacchè l’am- ministrazione si scosfeva da quelle pratiche che le leggi im- pongono, e che l’esperienza riconosce da lunga mano alte a somministrare il maggiore benelizio, quali sono il concorso e la concessione al reigliore offerente.

La Commissione non perciò si dissimulò l’urgenza allegata” dal Governo per addivenire ai lavori di cui si tralta. Diffatti la societá Nicolay ebbe Pingegnosa idea di utilmente appro- fittare della maggiore larghezza assegnata all’ escavazione delle trincee, aperto per la costrazione delle opere murarie inerenti alla galleria e degli asciugamenti ivi praficalisi col canale fugatore, onde addessarvi le da lui proposte piccole gallerie, contemporaneamente agli altri lavori per la strada ferrata, evitando cosí le spese di escavazione e gli aggoita- menti, mentre che attendevasi che i laveri della galleria. .fes- sero esegniti o solo inoltrati, olire alla consideretolo mag- giore spesa per gli scavi, in (ulto od in parte oltaraii, si rem devano pol difficili gli asciagamenti. Ammeltte Ja Comnissione che la societá Nisolay eliminava molle difficoliá, limitandosi allora alle sole sorgive, e facendo astrazione d’ogni deriva- siene diretta dell’alveo del fiume, e che fu il primo ad avere questo felice pensiere di limitarsi a ciò; ammette che mentre colle piccole gallerie idoste si consolidavano e riusanivano i muri della galleria principsle, seppe ailronde la delta so- cietá procurarsi un alto di sottomissione dell’appaltatore di