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rantisce ad un tempo rimpetto agii utenti della Scrivia da ogni effetto che potesse nascere in dipendenza della deriva- zione dell’acqua, di cui all’articolo 10 ed all’articolo 1f.

Art. 16, Dichiarano le parti rimanere fermi i patti stipu- lati nella convenzione del ventisette maggio mille ottocento cinquantatrè, estendendo alle acque derivate dalla Scrivia le condizioni imposte per quelle sorgive; in ciò solo però che non risulta modificato od annullato dalla preseate conven= zione.

E, richiesto, io segretario ne ho ricevuta la presente, in piè della quale, fatta per doppio originale, si sono le parti coi testimoni tutti conosciati meco sottoscritti.

Firmati: C. CAvoUR P. A. Nicorav, presid. della societá AnceLo Vacca, feslimonio ANGELO Giuszrpe BINELLI, testimonio Teoporo BarnaTo, segretario.

Ver copia conforme:

Il capo della divisione del demanio nel Ministero delle finanze T. BARNATO,

Relazione fatta alla Camera il 20 aprile 1854 dalla Commissione composta dei deputati Michelini G. B, Agnès, Farina Paolo, Nenabrea, Farini, Ghiglini, e Cadorna Raffaele, relatore.

Sicnoriî — Prima di entrare nell’esposizione dell’operato dalla vostra Commissione intorno a questa legge, essa crede opportuno di riferirvi persommicapi quanto in disteso espo- neva il Ministero nella sua relazione, reputando che ciò sará per giovare all’intelligenza delle lunghe pratiche che dovette la medesima esanrire, nonché all’intelligenza delle conside. razioni che crede opportuno di aggiungervi.

Espone adunque il ministre nella sua relazione come es- sendo bisogno da lungo sentito e erescente quello di prove vedere d’acqua la cittá di Genova, finalmente il 45 ottobre 1851, e successivamente il 24 gennaio 1852, abbia il signor Corte, pel primo, clilesto sotto quali condizioni e con quali vincoli avrebbe il Governo concessa una condotla d’acqua dalla Scrivia a Genova.

Queste domande venivano trasmesse dal Ministero ad una Commissione da lui nominata per esaminare: se alle inac- chine fisse animule dal vapore, dapprima proposte, non fosse migliore spediente sostiluire macchine idrauliche ani= mule dalla forza dell’acqua estratta appunto dalla Scrivia, e condotta dentro alla galleria,

Intanto l’ingegoere Novella, due mesi dopo la prima do- manda dei signor Corte, pubblicava un opuscolo sulla detta derivazione Vacqua, senza formolare per allora alcuna do- manda al Ministero ; valutava i risultamenti dell’impresa, ap- poggiato sepra supposizioni che in parte risultarono dal fatto esagerate, e dando l’allarme nelle regioni inferiori della Scrivia, perchè proponeva l’estrazione di otto ruote d’acqua, mentre è ora riconosciuto che, sia pei bisogni delle macchine, che per ia cittá di Genova, ne basta una sola. Ma guidata dalla pubblicata ipotesi, una societá di cui faceva parte il No- vella, nel gennaio 1853 presentava al Governo una do- manda di quell’estrazione d’acqua, sotto le seguenti piú es- senziali condizioni:

1° Che il Governo eseguisse a sue spese ie opere fino all’in gresso della galleria,

2° Che il Governo assicurasse alla societá Perogazione di 250 litri d’acqua per ogni minuto secondo,

3° Che il medesimo assnmesse ogni risponsabilitá verso i terzi.

4° Che assicurasse il 4 e mezzo per cento d’interesse sul capitale sociale.

3° Che avesse il carico in perpetuo della manutenzione delle opere, dal punto di derivazione fino alle sue macchine.

6° Che fosse consentito il passaggio dell’acqua sul corpo di Strada fino a Genova.

7° Che il ferro occorrente andasse esente da ogni dazio.

Trovava il Governo fali condizioni evidentemente troppo onerose, non avere presentalo la societá nessun piano né tecnica indicazione, ed in qualunque modo non potere per allora nulla riscontrare il Governo analegamente, per non essere ancora deciso il modo di trazione in quella localitá, al quale necessariamente dovevano coordinarsi le condizioni di concessione. Nè in diverse condizioni trovarsi il Governo due mesi dopo a quella prima domanda, in cui la stessa so- cietá ripeteva le istanze, sebbene dichiarasse di rinunciare all’assicurazione del “£ e mezzo per cento, mantenendo per altro le altre condizioni. Avere trasmessa però la loro do- manda, siccome le altre, alta Commissione governativa inca» ricata di determinare il sistema da preferirsi per Pesercizio dei piani inclinati dei Giovi,

Îl 4 aprile 1852 si presentava con una domanda il signor cavaliere Nicolay, a nome di una societá che si era unita al signor Corte, colla quale si evifavano’ giá al Governo le ope» razioni ed incagli procedenti dalle due opere simultanee della galleria e dei condotti d’acqua, dacchè incaricavasi egli stesso e dei lavori che residuavano per compiere la galleria, e di raccogliere le acque che sorgevano nel cavo in cui sfavasi costruendo l’ultimo tronco della medesima, per guidarle al luogo dello stabilimento idraulico del Governo, e poscia a Genova. Chiedeva di essere esonerato soltanto della spesa pel compimento della galleria, ai patti dell’appalto a cuí suben- trava, e nel solo caso in cui il Governo avesse poi deciso di valersi dell’acqua per le macchine idrauliche, gliene avrebbe dato l’uso gratuito, con che fosse rimborsate della metá della spesa, perla tratta soltanto sino alluogo della macchina fissa ; chiedeva inoltre la dichiarazione di pubblica utilitá senza es- sere indenne verso i terzi, ed una diminuzione nel dazio dei ferri.

E sebbene superasse giá tale progetto molte difficoltá, e che, senza toccare all’alveo, mirasse pel primo a valersi delle sole filtrazioni sotterranee, la domanda non era accompa- gnata da un piano teenico positivo, e su questa osservazione il Nicolay la presentava poco appresso, cioè verso la metá d’aprile, e con l’offarta di migliori condizioni.

Ma la societá Novella l’{4 aprile, cioè pochi giorni depo la domanda Nicolay, rinnovò la sua con migliori condizioni eco nomiche, offrendosi cioè anch’essa di fare a sue spese l’opera anche per la parte necessaria alle macchine idrauliche che volesse stabilire il Governo, esigendo però sempre d’essere esonerata dalle indennitá che potessero competere pel fatto della deviazione delle acque della Scrivia. E dopo la presen. fazione del piano tecnico per parte del Nicolay, la societá Novella oei primi di maggio rinnorò la domanda, che nen era men vaga sotto il rispetto tecnico,

Avuto adunque un piano positivo dal Nicoisy, il Governo consultò Pingegnere-capo direttore dei lavori di Scrivia, il quale mentre dichiarava innocuo fale progetto alla galleria,