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restino identiche le cose ed i risultati. Noi mettiamo a tal fine sotto i vostri occhi la moltiplicitá degli uffici che nel bi- lancio partecipano a spese di cancelleria, sia nell’artiglieria, sia nel genio, sia nel ramo militare materiale, sia nel dupli- cato corrispondente ramo amministrativo, dicansi uffici. di azienda come nel 1850, dicansi commissari o custodi dell’ar- tiglieria, ovvero delle fabbriche e fortificazioni al personale dirigente dei quali centri d’azione come parimente al corpo regio di stato maggiore si assegna un personale d’ufficio scri- venie o serviente, si assegnano in bilancio spese di ufficio nen regolate finora in modo legale, come furono fissate in maniera cotanto economica anzi meschina per gli uffici dei comandi militari di provincia ed in altri rami di pubblico servizio.

Cosí la categoria sesta dello spoglio che ora ci occupa, sotto la designazione di comando superiore, di congresso, di direzione generale comprende, oltre distinti uffici per questo personale, altri minori e suoi diretti anncssi come per il mu- 8eo, per la biblioteca dei corpo, per l’allestimento dei convo- gli, con scritturali, con invalidi colla tenne mensile retribu- zione di lire 20, con operai permanenti (al gabinelto o mu- sco, ecc.) e disegnatori litografici ed altri, ciascuno di questi con spese di cancelleria, con legna da ardere, con liste di minute spese pagate mensilmente. ,

La spesa che consta pagata in lire 2284 per l’illuminazione dell’arsenale, estesa alle scale degli alloggi, pare possa chia- marsi di lusso se si paragona soltanto alla simile fatta nel- l’ampio arsenale di Genova.

Sonovi inoltre in Torino gli uffici delle singole direzioni (fabbrica d’armi, direzione, ispettore, sala d’armi, chimica, fonderia, polveriera, maestranza e bombardieri),

Nel 1850 si spese su questa categoria per il comande gene- rale numero 63 carra di legna, 270 miriagrammi di ceppi, 400 di carbone, e lire 2265 per libri e giornali per la bi- blioteca. i

La direzione del trapano spese carra 10 di legna per il solo ufficio dell’impiegato dell’azienda presso quella direzione (con le relative altre spese d’ufficio e minute).

L’afficio della direzione della maestranza, compreso l’uf- ficio del contabile, consumò carra di legna di cento, numero 65, legaa in ceppi, a peso, miriagrammi 600, per provviste di cancelleria 523 35.

L’ufficio detto contabilitá dell’arsenale (categoria 8), con- sumò oltre 20 carra di legna, e spese in combustibili lire 757 come da mandati.

Mentre nella fabbrica d’armi non vedesi consunte che 12 carra.dall’ufficio tecnico o direttore, ed 8 da quello dell’i- spettore della sala.

L’ufficio centrale dell’azienda in Torino consumò nel 1850 (categoria 35) carra 210 di legna, da conto 1597 miria- grammi in ceppi o ciocchi, col costo di lire 4852 75, che unite a quelle di cancelleria sommano a lire £6,888 95,

Benchè noi siamo e per affetto e per giustizia propensi a

vedere impiegati i veterani militari esclusivamente negli uf- fici, non possiamo però astenerci dal notare essere straordi- nario ed esuberante il numero loro. ‘ Non crediamo inutile di rispondere a chi asserisce che questo sviluppo di mezzi burocratici è indispensabile, ed è il minimo possibile ; e diciamo in brevi parole, che questo lusso di cose, di persone, di spese per le scritturazioni non esiste che da pochi lustri; assicurando che la parsimonia in tal ma- feria dell’amministrazione sí ammirabile del Napoleone il grande, non può che convincerci che quest’ultima non solo è utile alle finanze, ma altresí al servizio militare medesimo.

Uso improprio falto di fondi residui degli anni 1848-49. — Per ragioni simili a quelle per cui abbiamo precedente» mente dichiarato meno conformi alle prescrizioni precise dei vigenti regolamenti la moltiplicitá dei contratti e delle spese fatti senza previa concorrenza e pubblicitá, dobbiamo espri- mere non poter trovare esenti da censura, in rispetto alla legalitá delle forme, parecchi contratti stipulati, scaduto il termine dell’anno finanziario 1849, in conto dei fondi non stati impiegati o spesi nell’anno per cui erano stati assegnati, disponendo cioè di somme considerevoli che dovevano pas- sare in economia, come impongono i regolamenti, e come se- gratamente e letteralmente dice l’articolo 2 del regio bre- velto 4 aprile 1835, che cosí si esprime: «Le somme per le spese, che stanziate in bilancio, o fuori di esso autorizzate... non fossero state prima del chiudimento dell’anno finanziario date in appalto, o se eseguibili ad economia non fussero state incominciate, saranno abbandonate come spese di meno negli spogli passivi... potranno soltanto conservarsi in detti spogli come residui le somme per quelle di dette spese, che, date ad appalto o che incominciate ad eseguirsi ad economia, non avessero potuto compiersi prima del chiudimento dell’anno finanziario.

In quest’ordine di contratti accenniamo ad esempio quello del 6 luglio 1850 coll’impresario Ballaydier dell’importo di lire 139,200, sulla categoria 59 dell’anno 1849; altri per il parco d’assedio sui fondi 1848, a trattaliva privata, ece,

Altri col Cantare, 22 maggio e 3 luglio 1850, ecc.

In vista dell’ogge!to della spesa, la Commissione non vi fa alcuna proposta circa questi postumi contratti.

Spese pagate a p è di lista. — Benchè autorizzato da ri- spettivi regolamenti, non crediamo conforme allo spirito dei medesimi l’uso continuo che si fece di tali facoltá ; dovendosi secondo lo spirito medesimo considerare tal pralica come un’ eccezione ad una regola costante e non diventare una pratica perivdica. Giá ne fecimo cenno, e riguardano le cosí dette spese minute per provviste fatte con abbonconti, 0 senza, o per lavori, o salari, ecc., eseguite da impiegati a ciò specialmente autorizzati in vari rami, direi meglio in caduno, di servizio sia tecnico, sia economico ; per le con- correnze degli uffici, de’laboratorii, e cosí le simili per rim- borso di spese di trasferte, quelle di viaggio a certi impie- gati, o persone in servizio, in missioni straordinarie o di con- fidenza. Le prime le vediamo riprodotte costantemente, men- silmente salvo pochissime eccezioni per cadun ufficio, per caduna direzione sí dell’azienda che del corpo, e, in tempo di Stato armato, per caduna batteria; esse somme salgono a spesa considerevole. Cosí per la sola piazza di Genova, il commissariato d’ artiglieria spese nel 1850 per -mano di 6 contabili lire 19,956 sulla categoria 11 ; tali spese in somme diverse si riproducono in tutte le piazze dello Stato ove vi è un centro d’azione e di scritturazione per il servizio d’ arti- glieria e delle fortificazioni, e fabbriche militari,

Non è di nostra spettanza il far suggerimenti d’ordine ese- cutivo al Ministero, bensí lo è l’esprimere il desiderio che le liste anzidette di spese cosí pagate siano come lo sono i con- tratti ed i registri delle spese reperibili fra le altre carte contabili 0 trasmesseci a nostra richiesta,

Beasí raccomandiamo al potere di avvisare a compiere e ad uniformare un regolamento per le spese di trasferta; e quelle di ufficio, richiamando ad esame quelle regole e quelle disposizioni legislative parzialmente emanate.

Nel novero medesimo delle spese improprie (benchè au= torizzate), perchè incontrollabili, collochiamo quelle per le quali si fecero i mandati in capo al comandante generale del