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ordine dello stato maggiore presentino i debiti gradi di esat- tezza, poichè altrimenti s’incorrerebbe nel pericolo che al- l’istante in cui si vorrebbe dedurre qualche conseguenza dai stabiliti esperimenti, fossero dai fautori di uno dei sistemi messe in dubbio quelle operazioni che servir debbano di puato di partenza all’altro sistema proposto.

I sottoscritti rammentano come i lavori deilo stato mag- giore furono eseguiti e si continuano tuttora per cura del Governo; che un cenno delle operazioni geodetiche effettuate venne giá pubblicato fin dal 184{ sotto il titolo di Cenni in- torno alla formazione della carta topografica degli Stati di Sua Maestá il Re di Sardegna în terraferma. In conseguenza il Governo ha totti gli elementi per dare una adeguafa ri- sposta al quesito che la Sotto-Commissione si trova in ob- bligo di rinnovare intorno al grado di esattezza che si deve attribuire alle operazioni geodetiche di 1° e 2° ordine ese- guite dal regio corpo di stato maggiore,

Intanto onde non perdere tempo la Sotto-Commissione è d’avviso che si debbano fin d’ora eseguire alcune prove pre- liminari del sistema del signor cavaliere Rabbini ; essa prega in conseguenza il signor ministro d’’invitare l’ufficio del ca- tasto a tenere in pronto due mute di canne metriche e due teodoliti cogli arredi occorrenti per procedere ad operazioni di campagna.

I sottoscritti desiderano eziandio concertarsi col signor mi- nistro circa il modo di effettuare gli esperimenti di cui si tralta e per la nomina di un’apposita Commissione tecnica opera- tiva. Essi si riservano sempre di chiedere ulteriori schiari- menti sulle varie questioni che possono presentarsi,

Sottoscritti all’originale MeyxaBREA — DesPINne — A. COLLI.

Torino, 12 marzo 1854.

Riscontri ad alcuni quesiti fatti dalla Commissione della Camera dei deputati incaricata dell’esame del progetto di legge circa la formazione del catasto stabile.

Alla Commissione della Camera dei depulati incaricata dell’esame del progetto di legge del catasto-stabile.

La Sotto-Commissione insiste perchè il Ministero dichiari se ammette l’esattezza dei risultamenti ottenuti dal regio corpo di stato maggiore nelle triangolazioni di 1° e 2° or- dine.

Innanzitutto essa nota che queste triangolazioni non sono estranee al rilevamento del catasto, e ciò per dueragioni :

Primamente perchè ora trattasi di sapere se convenga partire da punti trigonometriei di 1° e 2° ordine per quindi procedere ailo stabilimento di altri di 5° ordine che debbono servire di base alle triangolazioni da eseguirsi per ogni co- mune, ovvero stabilire in ciascun comune basi direttamente misurate ed orientate e sopra di esse appoggiara la rete tri- gonometrica comunale;

In secondo luego, perchè il Ministero proporrebbesi di co- ordinare ai punti trigonometrici di quei comuni nei quali se ne trovassero di giá stabiliti.

Per quanto grande sia la fiducia che ha nella nota abilitá e perizia dello stato maggiore, il Ministero non potrebbe mai arrogarsi una qualunque autoritá scientifica e senza una cen- surabile imprudenza dichiarare a priori che i molti direttori ed i woltissimi esecutori, i quali da tanti anni lavorano in- forno alla triangolazione del territorio dello Stato, abbiano

fatto un’opera delle cui parti esso debba o possa accettare la esattezza,

Nè d’altra parte ha dati per credere o dubitare che "l’ope- razione sia in tutto od in parte inesatta, Lo scopo con cui ha proceduto lo stato maggiore essendo stato affatto indipen-. dente ed estraneo da quelio del catasto, non può ora, né deve il catasto rispondere dell’opera dello stato maggiore.

La precisione delle operazioni matematiche eseguite da altri non si risolve a colpi di responsabilitá ministeriale 0 di affermazione fondata sopra presunzioni, ma per via di veri- ficazioni che nella specie sarebbero lunghe, lente e dispen- diose oltre misura.

È questa anzi una delle tante ragioni per le quali propo= nevasi il sistema delle triangolazioni appoggiate ad una base direttamente misurata ed orientata in ciascun comune.

In ogni modo la questione clie è stata commessa all’esame delia Sotto-Commissione, per quanto sembra al sottoscritto, consiste in termini alquanto diversi da quelli che fa Sotto- Commissione medesima li ha ora posti. Poichè se mai si cre- desse di proseguire la triangolazione dello stalo maggiore e scendere per essa ad una base in ciascun comune, il Mini- stero ha dichiarato e ripete ora che intenderebbe di verifi- carne in ogni caso la lunghezza per mezzo della misura di- retta ordinaria, perciocchè senza di questa si cadrebbe nel- inconveniente di imporre all’operazione del catasto un ele- mento di misura estranea a quello che è adottato e nelle contrattazioni civili e dal potere giudiziario e nella verifica- zione delle mappe e nella stessa risoluzione dei reclami dei possessori, ai quali pur deve in definitiva essere sottoposta l’operazione del rilevamento parcellare.

Rispetto poi al secondo argomento, cioè che lo stesso Mi- nistero si assumeva di voler coordinare le operazioni del ca- tasto a punti trigonometrici stabiliti dallo stato maggiore in quei comuni ove esistono, ciò va inteso nel modo dichiarato dinanzi alla Commissione, vale a dire che la rete dei trian- goli comunali sarebbe ordita sopra una base stabilita me- diante la misura diretta, e quindi riferita o connessa ai punti trigonometrici suddetti. Onde è che nessuna specie di con- traddizione esiste per questa parte tra ciò che altra volta fu scritto, e la risposta giá data al quesito della Sotto-Commis- sione.

Quanto poi alla tema che, non accettandosi o negandosi l’esattezza dei punti trigonometrici, possa incorrersi nel pe- ricolo che al tempo dello sperimento venissero messe in dubbio le operazioni che servir debbono di punto di partenza ad uno dei sistemi proposti, osservasi che, siccome l’esperi- mento dovrá farsi in una provincia sola o in una parte di essa, cosí la Commissione, che verrá incaricata di sopravvigi- larne la esecuzione, prenderá tutti i provvedimenti che cre- derá necessari perchè gli operatori si accordino a ricono- scerne l’esattezza o no delle operazioni geodetiche giá fatte, e dalle quali essi dovranno muovere nel perimetro stabilito per le successive triangolazioni; ond’è che spetterá alla detta Commissione il decidere in concreto se le operazioni debbano prendere le mosse dai punti di 1°, di 2° od anche di 3° or- dine.

Ritenuto quanto sopra, il Ministero non potrebbe accaondi- scendere a ciò che sino d’ora si eseguissero prove preliminari del sistema da esso proposto. Infatti dalla Commissione della Camera, con l’adesione del Ministero si è stabilito che fosse per via di un esperimente data prova comparativa dei diversi sistemi proposti.

Da ciò ne viene che la Sotto-Commissione non può incomin- ciare essa diretiamiente uno 0 piú esperimenti parziali e, per