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lari dai triangoli intermediari, e segnando i primi con linee nere fortissime, i secondi con linee pure nere, ma piú sottili.

Si è poscia proceduto ad arbitrio allo spezzamenio di que- sti grandi triangoli in triangoli secondari, onde ottenere le reti di secondo ordine, seguendo però in ciò le norme stabi- lite nel progetto ed il sistema adottato per tali triangoli dal reale corpo di sialo maggiore sardo.

Da questo spezzamento si comincia a scorgere l’immenso lavoro che si sarebbe dovuto eseguire, solo per riuscire in mado definitivo a determinare le reti trigonometriche di se- condo ordine,

D.po la triangolazione di secondo ordine si doveva dare mano alle reti di terzo ordine, le quali dovevano essere com- poste di triangoli della superficie di ettari 5800, i cui lati erano perciò dai 3000 ai 4000 metri, ‘e si giungeva presso a poco a stabilire un punto trigonometrico in ciascun co- mune,

Di questo immenso lavoro si può avere una esatta idea dalla triangolazione che si è applicata ad arbitrio sopra una parte del dipartimento du Pas-de-Calais, combinandola in modo che ciascuno dei 9239 comuni in esso esistenti fosse provvisto di un punto trigonometrico; essa è delineata in azzurro,

Ora, chi consideri allo sterminato lavoro che si sarebbe dovuto eseguire per queste reti estese su tuita ia superficie della Francia, che è di ettari 52,280.253, e divisa in 37,254 comuni, non rimarrá piú maravigliato se il Governo non ab- bia voluto assoggettarsi ad una cosí enorme spesa e ad una perdita di tempo sí straordinaria, tanto piú dopo che l’arte e l’esperienza hanno insegnato metodi e procedimenti piú

" Spedilivi ed immensamente piú economici, coi quali si sod- disfa ugualmente alle condizioni della carta topografica, come avvenne diffatti, e ad un soddisfacente sistema di ae- certamento catastale, semprechè si voglia a questo portare la necessaria attenzione e si eseguisca colle dovute cautele.

Dopo le reti di terzo ordine duvevano eseguirsi, secondo il progetto, le reti interne di ciascun comune, lavoro questo che, riferito alla ragione catastale, sarebbe stato di inappli- cabile esecuzione, e non avrebbe mai potuto somministrare risultati tali che servissero di sicuro mezzo di collegamento delle linee territoriali e degli appezzamenti circostanti, e di basi per il rilevamento parcellare, come era stabilito nel- l’accennato progetto.

E — Avvertasi bene allo scopo cui furono destinate que- sle reti trigonometriche: esso era limitato, come chiara. menie si scorge dagli atti esistenti presso il Ministero, alla formazione della carta topografica della Toscana ed a som- ministrare mezzi di verificazione in grande dei lavori cata- stali, ma non giá a servire di base diretta al rilevamento parcellare, come si era proposto nel cantone di Ginevra.

F — Esiste presso il Ministero una parte della rete tri- gonometrica della Toscana tra il perimetro di Livorno, Vol- terra e Montelueco, e che, attraversato l’Appennino, si €- stende sino a For:í, d’onde, rivolgendosi a sud-sud-ovest, termina con Pislvia, Lucca e Pisa; dalla detta rele si può avere una chiara idea dell’esattezza delle conclusioni prese riguardo ai vari difetti di essa.

Esiste pure il piano del comune di Pontassieve non molto distante da Firenze, sul quale è tracciata la rete trigonome- trica di esso, onde si può meglio accertarsi della insuffi- gienza dei punti trigonometrici e della non regolare loro di- siribuzione.

Queste comune è infatti di ettari 9900, e non ha che 68 punti trigonometrici, mentrechè, seguendo il sistema veluto per far servire le reti trigonometriche di base al rilevamento parcellare, sarebbe stato necessario che tali punti fossero al- meno 250.

G — A questo punto si comprende in tutta la sua esten- sione la d’fferenza che esiste tra il progetto del Ministero e le proposte fatte nella Commissione,

Il Ministero, considerando allo scopo diretto di un catasto, ha dichiarato che le reti trigonometriche comunali doves- sero essere appoggiate ad una base stabilita mediante misura diretta accuratamente eseguita; imperciocchè, se si adot- tasse il sistema proposto dalla Commissione, quello, cioè, di voler determinare la lunghezza della detta base col calcolo trigonometrico dipendente da una successiva affiliazione, i triangoli, oltre alle difficoltá quasi insormontabili che si in- contrerebbero per arrivare fino ad esse in modo accettabile, ne conseguirebbe sempre una vera perturbazione nei prin- cipii che reggono un sistema catastale, i quali principii si fondano esclusivamente sulla misura diretta.

Infatti:

Il rilevamento parcellare, la verificazione dei piani, la ri- soluzione dei reclami, il ripristinamento dei confini, la divi- sione delle alluvioni, le decisioni del potere giudiziario sui confini e le contrattazioni civili essendo stipulate, eseguite e risolte inediantela misura diretta, ragion vuole che elemento primo, ossia la base fondamentale di tutta l’operazione, sia determinata mediante misura diretta.

Procedendo in modo diverso sorge evidentemente un con- trasto di principii, ed È quello di voler riunire e cementare fra loro due quantitá affatto eierogenee e fondate su elementi diversi,

Nè vale il dire che la misura diretta cosí determinafa sia empirica e maleriale; imperciocchè sarebbe necessario di. mostrare primieramente in che consista la inesattezza cho fe si attribuisce; in secondo luogo bisognerebbe trovare n sistema cd un metodo operativo col quale si sciogliessero le difficoltá sovra enunciate e si provvedesse alle esigenze inde- clinabili del catasto e degli affini suoi risultamenti.

H — Sul modulo n° ih è tracciato il confine territoriale del comune di Rivoli.

Da esso appare il metodo per collegare la linea di confine territoriale colle linee e coi punti trigonometrici, mediante apposite operazioni stabilite con allineamenti ai quali si ap- poggiano poi le misure occorrenti pel ripristinamento dei confini in caso di dispersione.

Qui deve notarsi che le quote numeriche lungo il confine territoriale stabilito all’epoca della terminazione, i punti e le linee trigonometriche e le linee di collegamento delle une colle altre, sono comuni a tutti i terreni confrontanti, onde emerge il metodo diretto ed assoluto di collegamento tra comune e comune, ed emerge ancora un dato autentico e si- caro per togliere di mezzo ogni futura contestazione che po- tesse insorgere in avvenire circa i confini te:ritoriali.

X — Sul modalo n° 15 sono tracciati i triangoli stabiliti per servire di collegamento e di base al rilevamento par- cellare della sezione C, territorio di Rivoli; sono poscia trac- ciali in azzurro gli allineamenti ocecorrenti al detto rileva- mento parcellare, onde risuitino a colpo d’occhio: primiera -

| mente le trasformazioni che subiscono i triangoli allorchè si

tratta della costruzione dei piani; in secondo luogo, come