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risuita adunque che nessuna di essi potrebbe assumersi per norma assoluta da chi voglia intraprendere una vera e com- piuta operazione catastale.

Sarebbe cosa impossibile lo accennare le cause di tali im- perfezioni, perciocchè mancano lavori critico-analitici in pro- posito; e d’altronde sarebbe impresa estranea a questa me- moria lo entrare in esami parziali degli inconvenienti sovrac- cennati, i

Però sembra che si apponga al vero chi affermi che a pro- durre tali imperfezioni ed anomalie sia concorsa primiera- mente la separazione assoluta che si volle introdurre tra la operazione Lrigonometrica ed il rilevamento parcellare ; in secondo luogo perchè pare siasi confusa la operazione geo- detico-topografica coli’accertamento catastale.

Infatti, si trova sempre dominare l’idea che fossero della piú alta importanza e necessitá le reti trigonometriche piú 0 meno estese e doversi considerare come oggetto affatto se- condario e da affidarsi a cottimo il rilevamento parcellare, senza psi spingere le cautele occorrenti per far sí che le reti trigonometriche servissero efficacemente ed incontestabil- mente a tale rilevamento ; mentre all’incontro, censiderato il catasto nella sua essenza, avrebbe richiesto che tutte le

cure e le cautele fossero rivolte al rilevamento parcellare e.

ad un appropriato sistema di reti trigonometriche.

Risolta insomma che, piú che delle parti estrinseche, si occeupassero delle intrinseche attribuzioni e scopi di un vero catasto, dalle quali risultasse poscia un pubblico docu- mento che servisse di norma e di regola suprema per la mi- sura dei diritti dei cittadini riguardo alla proprietá fon- diaria.

PARTE SECONDA.

Motivi dell’articolo quarto del progetto di legge e delle dipendenti proposte fatte dal Ministero.

Com’è noto, fino dal 1945 il Governo diede opera a racco- gliere materiali e preparare lavori concernenti l’operazione del catasto; nè giova riandare qui storicamente le varie fasi a cui andarono soggetti i lavori catastali dalla detta epoca in poi.

Questo però sta di fatto che il Ministero nulla ha trasen- rato per arrivare a concretare un piano di operazioni e di procedimenti tali, che potessero, nei limiti della possibilitá e della convenienza, soddisfare ai bisogni reali e sentiti della nazione, :

L’indole di questo lavoro non consente di estendersi in esami comparativi dei diversi sistemi catastali altrove atti. vati e dei risuitati piú o meno favorevoli ottenuti. Però, stando in fatti che in questi ultimi tempi molto si è scritto su questa materia, non sembra inutile esporre brevemente alcuni errori ed alcune teorie isolate, messe innanzi da vari scrittori, dominati piuttosto dall’indole particolare pei pre- diletti loro studi, che non dal carattere particolare di cui dev’essere improntata l’operazione catastale.

Alcuni infatti, ritenendo che il catasto a null’altro debba servire fuorchè al riparto di ona imposta di contingente, cre- done che per conseguire questo scopo sia sufficiente una ve- rificazione approssimativa dei beni per accertarne il posses- sore, la figura e la superficie e per determinare un allibra- mento qualunque, considerando questo non giá come l’espres- sione della forza produttiva redJituale di uno Stato, ma piuttosto come la ragione od il rapporto che deve servire di termine proporzionale al riparto di una qualunque imposta;

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onde conchiudono non esservi difficoltá ad intraprendere questa operazione e potersi con fiducia affidare l’esecuzione della medesima ad un’impresa. i

I giurisperiti invece vorrebbero che l’accertamento della proprietá fosse eseguito in modo legale: onde gli indispensa- bili procedimenti per determinare il contraddittorio 0 la con- tumacia dei possessori, onde poscia la misura diretta eseguita in contraddittorio di essi, e per conseguenza la registrazione

‘ di tutte le operaziooi eseguite, col mezzo di apposito verbale

sottoscritto dalle parti, da un delegato e da un perito d’uf- ficio, onde insomma quello che da noi si chiama il cabreo giudiziale deî beni.

Il geodeta ed il geografo invece pretenderebbero che tutti i punti che determinano i contorni degli appezzamenti in ciascun comune, fossero stabiliti secondo gli assoluti principii dell’alta geodesia e riferiti tutti ad una sola meridiana e ad ana sola perpendicolare, escluso cosí ogni elemento di misura diretta, dal che conseguirebbe che anche le superficie do- vrebbero essere stabilite col calcolo trigonometrico.

Il topografo pretenderebbe che il catasto gli sommini- strasse tutto ciò che gli occorre per soddisfare alle esigenze di una carta topografica; onde il collegamento generale ed assoluto di tutti i fogli delle mappe comunali, di tutti i co- muni dello Stato e.quindi delle provincie fra di loro, onde poscia le inflessioni del terreno, le curve orizzontali e simili.

Chi è addetto ai lavori pubblici pretenderebbe che il ca- tasto gli somministrassè i piani e i profili che gli occorrono pei suoi progetti, sia di massima, sia di dettaglio, non om- messa la descrizione della composizione geologica delle terre, onde potere piú facilmente instituire le sue analisi di calcolo per valutare la spesa degli scavi e dei rialzi che esso deve eseguire, : i

L’economista dal suo canto, partendo dal principio della proporzionalitá assoluta nel riparto della imposta, vorrebbe che tutte le qualitá di coltura e tutti i fabbricati fossero file» vati contemporaneamente o riferiti ad una sola ed unica e- poca ; vorrebbe che i prodotti fossero determinati nelle iden- tiche condizioni di produttivitá dei terreni e nelle stesse cir= costlanze atmosferiche; inquantochè, secondo esso, proce- dendo altrimenti, non si riescirá mai ad un perfetto riparto della imposta, onde conchiude o all’adozione di queste prin» cipio od alla inutilitá del catasto.

Ora chi ponga mente alle discordanze sovraccennate, ed alla impossibilitá di conseguire in modo assoluto i risultati che si desidererebbero da ciascun ramo delle suindicate di- scipline, vedrá di leggieri che, volendosi intraprendere un catasto, mentre da una parte deve sfuggire gli errori a cui sarebbe condotto se si avviasse di preferenza su taluna delle indicate vie, dall’altra deve studiare il modò di attribuire al catasto il suo carattere particolare e adottare quelle norme e quei metodi che ad esso siano piú confacenti.

Questo carattere, queste norme e questi metodi esecutivi emergeranno dal seguito di questa memoria, inquantochè sarebbe difficile il formolare in un principio di massima e sotto una espressione generale, quale sia o quale debba ese sere il carattere e l’indole di una operazione catastale.

Volendosi adunque dar opera alla formazione di un catasto, due oggetti devonsi determinare: primieramente l’uso cui si voglia, o s’intenda destinarlo, onde il carattere e lo scopo di quello; in secondo luogo i metodi edi procedimenti da adottarsi per conseguire un tale scopo.

Seguendo l’affigliazione logica delle idee e considerando la cosa in se stessa, scorgesi che l’operazione del catasto devesi esaminare sotto i seguenti aspelti :