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signer presidente del Consiglio de’ ministri, ministro delle finanze, ha l’onore di sottoporre alla Commissione le seguenti considerazioni e categoriche spiegazioni.

Innanzitutto deve osservare che, mentre coll’articolo 30 del progetto di legge si è stabilito il principio generale dietro cui dev’essere intrapresa ed eseguita l’operzzione del cata- sto, sarebbe forse prematura e pregiudicievole alla cosa stessa il voler fin d’ora stabilire nei piú minuti suoi dettagli la distribuzione del personale direttivo ed operativo del ca- fasto.

Ciononostante, sia per l’indole stessa dei diversi lavori che devono eseguirsi onde ottenere un compiuto sistema ca- tastale, sia per accurati studi fatti sui piú riputati catasti di Europa, sia pei suggerimenti dell’esperienza, non avvi diffi- coltá straordinaria a dare per sommi capi spiegazioni catego- riche alle fatte domande.

Per accordare Ie fatte domande coll’ordine naturale delle cose e colla maggior facilitá delle risposte, sembra piú con- venevole di ridur quelle alla forma e alla disposizione se- guente:

4° I rilevamenti parcellari saranno eseguiti a cottimo, op- pure saranno operati da agenti stipendiati dal Governo con o senza provvisione proporzionale al lavoro effettuato?

2° Come sará diviso e distribuito il lavoro?

3° Come saranno verificati i lavori?

4° Come sará diviso e distribuito il personale direttivo ed esecutivo del catasto, e quale sará il numero approssimativo degli agenti censuari e la loro distribuzione nell’ipotesi che tale operazione debba durare 15 anni?

5° Quali siano le basi dietro le quali l’ufficio del catasto intende valutare la spesa probabile del catasto, e quali ele- menti si hanno attualmente per giudicare almeno approssi- mativamente di tale spesa?

Quesito primo.

Irilevamenti parcellari saranno eseguiti a cottimo oppure saranno operati da agenti stipendiati dal Governo con 0 senza provvisione proporzionale al lavoro effettuato?

Incominciando del piú infelice sistema di esecuzione di un catasto, qualè quello di un’impresa generale ad un tanto

l’ettare per le due operazioni riunite di misura e di stima, il.

qual sistema fece sí cattiva prova neí catasti del ducato di Parma e delle Romagne, e discendendo sino a restringere il sistema del cottimo al rilevamento parcellare, l’esperienza ba dimostrato che, se si veglia una volta conseguire una com- piuta e regolare operazione catastale, non siavi altro mezzo fuorchè quello di farla eseguire da agenti governativi, sti- pendiati, rigorosamente sorvegliati, diretti e controllati; salvo però a comprendere nello stipendio una parte a dispo- sizione del Governo per incoraggiare gli operatori, conceden- dola ai solerti, e negandola ai negligenti.

Le operazioni di accertamento catastale non si possono as- solutamente scindere da quelle che riguardano le stime, sia perchè le une servono di base e di elemento alle altre, sia perchè sono interamente intrecciate fra di loro, sia final- mente per economia di lavoro e di spesa,

Se il catasto di Francia è riuscito cosí a male, si può, senza tema di errare, da chi ne conosca l’ordinamento, attribuire tale risultato a due cause principali:

1° All’aver fatto eseguire le misure esclusivamente a cot- timo parziale mediante una male intesa suddivisione di la- vori, quale era quella di attribuire la terminazione territo-

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riale ad alcuni geometri, la operazione trigonometrica ad alcuni altri, e ad altri finalmente il rilevamento parcellare: e tutto questo senza una sufficiente controlleria e verifica= zione.

Onde risultò un vero dissesto, un vero disgregamento e sfacelo della operazione ; perciocchè questa mancava sempre di una potenza sorvegliatrice unica e centrale, dalla quale emanasse unitá di concetto, di metodo e di esecuzione;

2° All’aver separata assolutamente i’operazione della stima da quella della misura, le quali sono per la loro indole in- scindibili ; e quel che è peggio, allo avere affidata questa de- licata ed importante operazione agli agenti delle contribu- zioni dirette. I quali, quantunque molto provetti in ciò che riguarda la detta amministrazione, mancavano però delle in- dispensabili cognizioni estimative teorico-pratiche. Onde avvenne che l’agente principale, cioè quello a cui era affi- data l’operazione della stima, non poteva esercitare in essa un’azione diretta; e doveva per conseguenza rimettersi a quanto stabilivano i periti locali, i quali, non essendo essi pure istruiti nella stima censuaria, erano il piú spesso diret- tamente od indirettamente interessati a favorire nn comune piuttosto che un altro.

Nello stesso Cantone di Ginevra, che componesi soltanto di 25,500 ettari distribuiti in soli 45 comuni, e dove per con- seguenza si poteva con tutta facilitá esercitare una sorve- glianza diretta ed efficace, nacquero difficoltá grandissime appunto per aver voluto affidare a cottimo le triangolazioni di terz’ ordine e le misure parcellari. Per la qual cosa molte furono le mappe che si dovettero rigettare con grave scapito della rapiditá e della regolaritá dei lavoro e del pub- blico erario. AI qual proposito giova ritenere:

{° Che quivi si sono eseguite le sole misure senza veruna operazione di stima ;

2° Che in questo catasto furono rilevati i soli contorni delle proprietá, prescindendo dai molti dettagli prodotti dalle divisioni delle varie colture. E quindi si aveva una conside- revole diminuzione di lavoro;

3° Cionondimeno questo solo rilevamento delle proprietá ha costato oltre a sei lire l’ettare; prezzo a cui sono ben lungi di ammontare i catasti di Francia, del Belgio e del re- gno lombardo-veneto, come risulta dal cenno storico pre- sentato alla Camera dall’onorevole deputato Despine.

La Giunta del nuovo censimento del Lombardo-Veneto ri» conobbe l’inconveniente dell’aver divise le due eperazioni, ma non potè piú rimediarvi essendochè la misura era quasi terminata all’epoca della sua propria istituzione.

Nel nuovo progetto di legge presentato dal ministro di Francia nei 1846 per la riforma generale del catasto di quel regno proponesi di abbandonare affatto il sistema dei cottimi, e si dichiara che i lavori sarebbero sorvegliati e verificati non piú da impresari interessati, ma da funzionari a tale effetto costituiti.

Laonde si conchiude che il rilevamento parcellare e le stime debbano essere eseguite da apposito personale cen- suario istruito sufficientemente in tutto ciò che riflette ad un compiuto sistema catastale, salvo a dividere il lavoro in guisa che si possa trarre partito da tutti i gradi di capacitá ed intel- ligenza, e che tali funzionari non siano ammessi ai lavori ca- tastali senza un previo rigoroso esame, che però sieno essi stipendiati ad un tanto all’anno, salvo a lasciare una parte disponibile per incoraggiare la diligenza e la capacitá e pu- nire la indolenza e l’imperizia,