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DISCORSO

DELLA CORONA

PER L’APERTURA DEL PARLAMENTO

ADDÌ 19 DICEMBRE 4853

Sicnori SENATORI ! SIGNORI DEPUTATI!

Nel dare principio ad una nuova Legislatura, io rammento con orgoglio come è presso a compiersi il sesto anno dacchè l’Augusto mio Genitore inaugurava in quest’antica monarchia le libertá costituzionali,

La Nazione le accolse con esultanza, ne usò con saviezza, e camminando in istretta confidente unione col suo Re, si mo- strò conscia dei suoi veri interessi, degna dei suoi destini.

A questa indissolubile unione, resa piú splendida dal nobile contegno del paese, è dovuta la crescente simpatia dei popoli i piú civili, l’ognora piú stretta amicizia dei Governi piú il- luminati d’Europa.

In questa unione il mio Governo trovò forza bastante per mantenere incolume in circostanze dolorose e difficili la di- gnitá nazionale, per preservare da ogni insulto il nobile prin- cipio d’indipendenza che sta in cima dei miei e dei vostri af- fetti.

La Camera eletta nel 1849 aveva giá corso una lunga e fa- ticosa carriera, chiamata a riparare alie conseguenze di gravi e non meritati disastri, aveva compiuto, col concorso del- l’altro ramo del Parlamento, la sua penosa missione, consen- tendo quelle tasse che una inevitabile necessitá forzava il mio Governo a domandare. Ma essa approvò ad un tempo giuste riforme economiche, rinforzò ed accelerò il moto industriale e commerciale, inaugurò l’apertura di quella gran rete di vie ferrate che riunisce fin d’ora i Liguri ai Subalpini, e stará monumento della potenza e grandezza del genio italiano.

AI Parlamento che vengo quest’oggi ad aprire incomberá un mandato non meno importante.

SEssionE DEL 1853-54 — Documenti — Vol, 1, 1

Recato a compimento l’edificio della quasi ristaurata fi- nanzs, procederá alacremente nella via delle riforme econo- miche fatta omai sicura dai lumi di non dubbie esperienze; ed estendendo ai prodotti del suolo i principii fecondi del libero scambio, procurerá ai proprietari largo compenso colla riforma del catasto e con istituzioni di credito innanzi alle

Quali verrá a dileguarsi l’usura.

Assicurata l’indipendenza del potere civile, esso prose- guirá, nella sfera d’azione che gli compete, l’opera delle in- traprese riforme, intese queste ad accrescere, non a meno= mare l’affetto e la riverenza dei popoli per la religione degli avi nostri, a rendere piú efficace, non ad infievolire la sua salutare influenza.

Dovrá provvedere perchè meglio si conformino coi nuovi ordini il reggimento e amministrazione dei comuni e delle provincie, perchè si compia la riforma dei Codici, si tutelila pubblica sicurezza, si costitnisca la magistratura, si riformino le varie parti del pubblico insegnamento.

Il valoroso nostro esercito, che si va continuamente segna- lando per nuovo progresso, sará eziandio oggetto delle vo- stre sollecitudini.

SicnoriI SENATORI ! Sicnori DEPUTATI!

Nel compiere questa missione, io confido in Dio, nella sa- viezza e concordia dei grandi poteri dello Stato, nel buon senso e patriottismo di cui la nazione ha dato sí nobili e sí recenti prove. Fidate voi in Me, ed uniti coroneremo il grande edificio che la mano di mio Padre innalzava, e che la mia saprá difendere e conservare,

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