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privati dell’indennitá di centesimi 25 che godevano in forza dell’articolo 60 della regia patente 25 Iuglio 1833, è necessitato il Governo a venire in sussidio, 0, per meglio dire, a dare qualche indennitá a molti di essi. Perciò il Ministero aveva proposto in questa categoria oltre ai sussidi concessi negli anni addietro con decreti reali ai mastri di posta di Torino, Genova e Borghetto, anche una somma a calcolo di lire 30,000 per quelle sovvenzioni che potessero occorrere nell’annata. Per altra parte propose che si togliessero i sussidi ai mastri di posta di Alessandria, Asti e Centallo, perchè colle strade ferrate si era reso inutile su quelle linee il servizio dei corrieri.

Alla suddetta somma di lire 30,000 il Ministero portò col- l’appendice numero 41 una diminuzione di lire 10,000 per soppressione dei corpi di Novara e di Nizza, secondo le nuove modificazioni proposte dal Ministero stesso nella categoria 26. Perciò l’aumento su quanto fu stanziato nell’anno scorso si ridurrebbe a lire 20,060. °

La Commissione lusingandosi che il Ministero adopererá ogni cautela perchè i sussidi, di cui è parola, vengano som- ministrati solo ove giustizia e l’interesse pubblico lo richie- dono € dentro i limiti della piú stretta economia, ponendo inoltre ad appalto le stazioni come venne accertato essersi di giá effettuato, non dissente dall’inscrivere in bilancio la proposta somma colla deduzione stabilita nell’appendice nu- mero fi, cioè in lire 28,850.

Categoria 25. Uffici postali.

Alla somma di lire 24,905 stanziata nell’anno scorso si deve aggiungere lire 525 per aumento di fitti, a tenore delle nuove capitolazioni, quali si trovano annotati nel progetto di bilancio.

Scadendo inoltre di quest’anno le locazioni di molti altri locali d’ufficio e presentandosi per alcuni di essi un aumento di fitto nei nuovi contratti, il ministro credette bene di do- mandarvi una somma a calcolo di lire 1000 in piú di quella spesa nell’anno passato, sulle quali è giá accertata l’applica» zione di lire 250 per nuove scritture d’affitto, cioè lire 50 per l’ufficio di Sassari, lire 30 per quello di Mondovi Breo, lire 100 per Sampierdarena, e lire 70 per Oristano. Per altra parte si rileva dall’appendice numero 2 un avanzo di lire 50 pella puova locazione degli uffici di Novara.

La Commissione non crede che si debba fare alcuna oppo- sizione ad ammettere la somma domandata in aumento, fatta però deduzione delle lire 50 per Novara come sopra, resi- duandosi cosí a lire 26,380, tanto piú che in ogni circo- stanza, quando non occorresse il caso di erogare l’intera somma, il di piú figurerebbe in economia nello spoglio pas- sivo, nen potendosi a questa spesa dare una destinazione di- versa da quella fissata nella categoria.

Categoria 26. Trasporto dei dispacci.

Il servizio postale può dividersi in due parti: una ri- guarda la distribuzione e tutte le operazioni che vi si rife- riscono, l’altra il trasporto degli oggetti impostati, la cui spesa gravita intieramente su questa categoria. Nessuna me- raviglia dunque se dessa è la piú rilevante di questo servi- zio, e se in tutti gli anni si dovette aumentare lo stanzia- mento relativo, in ragione delle crescenti esigenze del com- mercio e delle relazioni epistolari, essendosi dovuto rendere d’assai piú frequenti le corse dei corrieri, ed attuarle gior- nalmente anche su questi punti che prima non erano fatte che una o due volte la settiesana, e da soli pedoni; quindi è che se nel 1847 era solo stanziata la somma di 585,582 50

lire (non compreso però il servizio tra la terraferma e Ja Sardegna, e quello dell’isola stessa), nel 1853 tîrovavasi bi- lanciata la cifra di lire 41,023,472 43, cui debbesi pure ag- giungere per quell’anno le tire 30,000 approvate dopo l’ac- cettazione del bilancio colla legge speciale 27 maggio 18553 per il servizio postale tra la Sardegna e Tunisi, onde per questa categoria furono stabilite nell’ anno scorso lire 1,053,472 43.

In quest’anno però il Ministero intende effettuare una sen- sibile economia, la mercè di importanti modificazioni nel suddetto servizio, per cui sulle spese occorse nell’anno pas- sato ne sarebbe di giá venuto un risparmio di lire 59,670 90 (benché si chieda per altra parte qualche leggiero aumento sopra alcuni articoli della categoria) se si tenesse solo conto della proposta fatta in bilancio; ma a questa si debbe al- tresí aggiungere l’altra economia di lire 41,792 39 portata dall’appendice numero 4.

Crediamo pregio dell’opera il dare un rapido cenno delle proposte ministeriali, passando in rivista i singoli articoli della categoria.

Art. I. Corrieri, staffette e sercizi ad appalto. È sopra questo articolo che cadono le economie promosse dal Go- verno, giacchè nell’anno scorso era portato in bilancio per lire 738,463 43, mentre ora non è piú che per lire 611,919 14.

Questa notabile differenza si potè ottenere:1° colla cessa- zione del corriere tra Busalla è Genova dal 1° gennaio in poi, quindi un’economia di lire 64,300;

2° Colla soppressione del servizio fatto per conto del Go- verno da Torino a Nizza, sostituendovi una vettura corriera per la parte non percorsa dalla strada ferrata, Ja cui spesa era di lire 114,360;

3° Con altra diminuzione di lire 28,934 11 per l’accorcia. mento della corsa del corriere sulla linea di Savoia, an- dardo in attivitá col prossimo maggio la ferrovia tra Torino e Susa; °

4° Col risparmio della spesa del corriere tra Torino e No- vara dal 4° luglio venturo, cioè lire 28,496 86, perchè pre- sumibilmente sará attivata in maggio la strada ferrata da Alessandria a Novara;

5° Infine colla diminuzione di lire 208 04 per modifica- zione della tariffa dei prezzi delle corse sulla strada di No- vara pei mesi nei quali doveva ancora essere in attivitá l’or- dinario corriere,

A fronte di questi avanzi, il Ministero propone però:

1° Una spesa di lire 36,255 per il servizio da Fossano a Cuneo sino al 41° giugno, e da Centallo a Cuneo per tetto l’anno, in seguito a contratto giá stipulato col signor Gilly mastro di posta della stazione di Nizza, qual rappresentante delle societá di tutti i mastri di posta dello stradale tra Nizza e Cuneo;

2° Altra spesa a calcolo di lire 1200 per il servizio del se- condo semestre da Torino a Vercelli, necessitata dalla cessa- zione del corriere di Novara.

Ond’è che, fa!te queste deduzioni, l’economia sul servizio dei corrieri quando non si ammettesse il corriere della To- scana per conto del Governo di cui faremo tra breve parola, resterebbe di lire 198,843 25; ma siffatto risparmio, che sa- rebbe reale per la categoria, diverrebbe però per lo Stato di molto inferiore, perchè si dovrebbe dedurre dal bilancio attivo il prodotto del trasporlo dei dispacci e merci dei sop- pressi corrieri di Novara e Nizza portato a calcolo in lire 52,500. Onde il vero risparmio per le finanze si residuerebbe a lire 446,544 02.