Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti I.pdf/211

DE =

Si richiedono per la continuazione dei lavori lire 150,000, le quali sono destinate alle provviste per ferramenti di rite- gno, chiavi, copertura del tetto e simili, e dal cui ritardo grave nocumento potrebbe venirne alle opere attualmente in corso,

La Commissione, ritenendo che vi sono per quest’anno re- sidui di lire 600,000, che ben difficilmente saranno esauriti nell’annata, e che è prossima la discussione del prossimo bi- lancio, non vede inconvenienti a che l’approvazione di questa somma di lire 150,000 sia differita al medesimo.

Categoria 77. Fortificazioni di Casale.

Spesa in corso. Rata ultima richiesta per quest’anno in 156,000 lire coi residui del 4853 e la snrriferita somma si condurranno a compimento l’opera a corona della cittadella giá molto innoítrata, Ja lunetta di porta Genova e la batteria dei Grani. Cosí rimarrá esaurito ogni fondo stanziato colla legge speciale riferentesi a questa opera. Perciò l’approva- zione delle chieste lire 136,000 riesce inevitabile, e la Gom- missione ve le propone.

Categorie 78 e 79. Caserme nuove in Nocara e Sassari.

Spese in corso. Per la caserma di Novara si chiede per que- sto anno la quarta rata in lire 150,000, e coll’ultima di lire 139,000 pel prossimo bilancio verrá condotta a termine l’in- tera caserma.

Quanto alla nuova caserma da costruirsi in Sassasi, la ca- tegoria è qui bilanciata soltanto per memoria ; attesochè que- st’opera che doveva iniziarsi nel 1852, per un complesso di circostanze imprevedibili venne differita; cosicchè la somma giá allocata di 200,000 lire è tattora disponibile, Ora però sembrano definitivamente appianate le difficoltá, e non tar- derá ad intraprendersi la costruzione per Ja quale però per quest’anno basteranno i residui dei due scorsi anni.

Categorie 80 e 81. Telegrafo elettro-magnelico a Genova. Ponti alla Birago in Alessandria.

Per Ja continuazione verso i forti del Bisagno del telegrafo elettro-magnetico si richiede Ja somma di ‘lire 17,000, la quale, stante la sostituzione dei fili sospesi ai sotterranei, sa- rebbe anche minore. Tuttavia la vestra Commissione, non giudicando di grande urgenza questa spesa, vi propone di differirla. ”

Quanto ai ponti alla Birago in Alessandria, la Commissione, senza voler per nulla contestare l’utilitá della spesa, osser- vando però che questa è spesa nuova ed oltrepassa nella sua perizia totale Je lire 30,000 (cioè lire 30,800, di cui per que- stanno si stanzierebbero lire 15,400), oltre la quale, dietro il prescritto della legge del 25 marzo 1853 si richiede una legge speciale prima che possa essere iscritta in bilancio, ve ne propone la radiazione, *

Categoria 82. Nuova piazza d’armi d’Alessandria.

Spesa nuova in lire 24,500. Viene nuovamente riprodotta quest’anno la proposta di

una nuova piazza d’armi in Alessandria, che fu dalla Camera respinta lo scorso anno per ragioni d’economia, anzichè per dubbio sulla sua utilitá e convenienza.

Gioveranno a questo proposito alcuni ragguagli. La localitá che venne riconosciuta e stimata piú acconcia allo scopo giace al nord della piazza d’armi attuale, e si estende fra il Borgo degli Orti e l’alveo abbandonato dalla Bormida, detto Bor- mida morta. Essa si compone di un quadrilatero irregolare; può dividersi in due parti, una per la piazza d’armi propria- mente detta, e l’altra per gli esercizi d’artiglieria, del genio, e specialmente per la scuola di zappa e mina. Il totale di que- st’area corrisponderebbe ad are 4500 circa, equivalente a giornate 118 circa.

La somma bilanciata per la riduzione di questo terreno ad uso di piazza d’armi in lire 24,500 non comprende se non quelle spese necessarie alla trasformazione materiale, cioè movimenti di terra, spianamenti, murature, selciati per cu- nette, piantagione d’alberi, provvista e spandimento di sabbia,

Siccome però il terreno risulta essere interamente dema- niale, non vi sarebbe luogo ad alcuna indennitá per compra di terreni e spropriazione d’immobili, Tuttavia, siccome esso è affittato attualmente a lire 7500, e quando fosse ridotto a piazza d’armi renderebbe scarsamente lire 2000, il demanio resterebbe in perdita di lire 5500.

Per altra parte però vi sarebbe un compenso quasi equira- lente se si vendesse la piazza d’armi attuale, riconosciuta egualmente di proprietá demaniale, Essa ha la superficie di are 835, ed è stimata al valor venale di lire 110,378. V’è però motivo di temere che, stante la sua lontananza dallo scalo della ferrovia, dove è spinta di preferenza la fabbricazione, e mal- grado la grande quantitá di mattoni che dicesi ivi sepolta, la sua vendita non produrrebbe una somma maggiore di lire 100,000.

La vostra Commissione non emette il menomo dubbio sulla convenienza di questa spesa. È strano infatti che il centro piú strategico dello Stato, dove si mantiene costantemente un considerevole presidio di truppe di tutte le armi comuni e speciali, dove si possono concentrare a un momento dato corpi d’osservazioni, o d’operazioni, sia appena bastante per l’istruzione d’un reggimento, Continue sono le lagnanze a questo riguardo degli uffiziali generali incaricati dell’istru- zione, talchè in una localitá che dovrebbe offrire maggior fa- cilitá per estenderla a tutte le armi, è appunto dove maggiori nascono gl’incagli in tutte le stagioni dell’anno. Queste ra- gioni avrebbero mosso la vostra Commissione ad approvarla, ma le stesse ragioni di economia che mossero lo scorso anno a differirla, continuano pur sempre, e quindi suo malgrado vi propone di differiria anche per quest’anno,

Categoria 83. Maggiori assegnamenti,

V?° è una diminuzione sullo scorso anno di lire 920 per va- riazioni occorse nel personale. Questi assegnamenti sono stati riconoseiuti regolari e in conformitá della legge su questa materia, epperciò da approvarsi, i