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dei teatri pubblici, in cui mal si vede ciò che la disciplina, l’istruzione, e il decoro delle truppe possano vautaggiare. Quindi pensa la Coramissione che convenga, quanto piú sia possibile, non distrarre i soldati dall’ufficio principale mili- fare a cui sono chiamati. La qual cosa se è conciliabile nel- interno dei corpi, ove il colonnello ha stretto dovere di mantenere in essi la disciplina, e l’istruzione è difficile, se pur non impossibile, il conseguirlo allorchè trattasi di se- parare dai loro corpi i soldati, per fare seguito ad ufficiali estranei aí medesimi, nella qual circostanza hen si può dire che passano dallo stato di soldato a quello di una domesticitá pressochè assoluta.

In vista di simile inconveniente, essa vi propone di non ammettere la diminuzione offerta di lire 1000, ma volendo al tempo stesso che non vengano meno i fondi necessari alla compiuta istruzione degli ufficiali del corpo di stato mag- giore, vi propone, per completare le lire 4000 richieste, di fare un aumento di lire 1000 alla categoria 12.

Categorie 14, 15. Stati maggiori delle divisioni militari - Comandi militari delle foriezze e provincie.

Le somme richieste per queste due categorie sono le stesse che furono stanziate ed approvate nel bilancio del 1853. Si scorge, è vero, nella categoria 45 un aumento di lire 2700, ma esso non è che un trasporto dall’antica categoria della soppressa azienda di guerra, e riflette le spese di cancelleria per alcuni comandanti di provincia, a cui per motivi di eco- nomia vennero affidate le funzioni di commissari locali.

Categorie 16 e 17. Fanteria - Bersaglieri.

La prima di queste due categorie presenta una economia di lire 59,552 08, e la seconda di lire 15,592 08. Entrambe procedono dalla medesima causale.

Per lo addietro non solevansi calcolare preventivamente le economie che al capo di un anno risultano necessariamente

nei corpi per deficienze, estinzioni, ecc., talchè negli spogli,

e nei resoconti apparivano come spese in meno soltanto somme anche considerevoli. Parendo piú regolare chel bilan- cio preventivo abbracciasse soltanto le spese che si preveggono doversi consumare, era naturale che si tenesse conto, ad esem- pio dei bilanci della Francia e del Belgio, di queste lacune, che indefettibilmente succedono nei vari corpi dell’armata per cause per lo piú indipendenti dal Governo. Ma ii calco- larle in un mode esatto, non può aver luogo che dopo un certo numero d’anni, da cui se ne possa ricavare una media properzionale. Nei due ultimi bilanci si era fatta una dedu- zione, a guisa d’esperimento, del 33° sulla forza totale sí degli uffiziali che della bassa forza. Quest’anno invece sj calcolano le medesime sulla proporzione del 30° per gli uffi- ziali e del 25° per la bassa forza. Il Governo porta fiducia che i fondi non verranno a far difetto anche dietro questo computo d’alcun che piú largo dell’anteriore.

Questa variazione, e una diminuzione di lire 35,200 nel- l’articolo Assegnamenti di primo corredo per un minor nu- mero di vomini di leva, sono le cause della citata economia.

V’è però un aumento di lire 200 d’indennitá di rappresen- tanza al comandante dei bersaglieri, la quale per lo addietro era di lire 600, pari a quella di cui godono tuiti i coman- danti dei reggimenti di fanteria,

Questo berchè Ieggiero anmento di spesa non sembra il caso di doversi accogliere, poichè, se egli è vero che il co- mandante dei bersaglieri comanda un corpo piú numeroso degli altri reggimenti di fanteria, è vero altresi che esso non è in tempo di pace mai riunito in numero maggiore di 5 0 4

baitaglioni, e quindi minori per esso possono essere Ie spese di rappresentanza.

A gravi considerazioni diede luogo nel seno della Commis- sione lo stanziamento di una somma di tanto rilievo, cioè di lire 8,874,757 74 in una sola categoria, parendo agli uni poco consentanea alle regole di buona contabilitá, e allo

‘ scopo principale che la legge si propose prescrivendo le di-

visioni e sotto-divisioni delle spese nei rispettivi bilanci, secondo la loro natura e specie, e sostenendo altri che non convenisse scostarsi da ciò che a questo riguardo si usa in Francia, Belgio e Prussia, dove le spese di questa classe si categorizzano egualmente per arma e non per corpo, evi- tando per tal modo la moltiplicitá, e Je complicazioni delle scritturazioni, fonte inesausta di richiesta di nuovi impiegati, ed agevolando allo stesso tempo al Governo il mezzo di ac- correre alle imprevedibili, e inevitabili differenze di spese cagionate nei singoli corpidai movimenti diversi delle truppe, da cause igieniche, e da altre circostanze straordinarie sí, ma pur sempre assai frequenti nel corso dell’anno.

Non ha stimato la vostra Commissione opportuno proporvi alcuna definitiva risoluzione per questo esercizio giá cosí

inoltrato, ma si riserva, nell’imminente esame del bilancio

1855, uditi în proposito i maggiori schiarimenti del Mini- stero, farne oggetto di speciale esame.

Riguardo all’indennitá per Ja mensa degli uffiziali, la Com- missione avvisa che debba aprirsi una categoria nuova che sarebbe la 22 bis, la quale comprenderebbe in distinti arti- coli tutti i distinti corpi, a cui essa è assegnata.

Perciò sulla categoria 16, Fanteria di linea, sono da sot- trarsi le seguenti somme:

Per indennitá mensa degli ufficiali, che trapasse-

rebbe alla nuova categoria 22 bis... . L. 20,000 Sulla categoria 17, Bersaglieri. Soppresso l’aumento proposto di Hirè 200 al co- mandante de’ bersaglieri + «i + è bi 200 Trapasso alla categoria 22 bis dell’indennitá di MEDSA Lo. LL. ee 3,200 Totale diminuzione L, ‘3,400

Categorie 18, 19. Cavalleria e artiglieria.

La cafegoria 48 è in aumento di lire 33,897 59, malgrado che in essa si sia operata una economia di lire 8868 98 per maggior deduzione nelle deficienze, vacanze, ecc.

L’effettivo dell’arma della cavalleria, calcolato lo scorso anno in cavalli 3636 fu aumentato di 72 cavalli, essendosi omesso nel computo generale i cavalli dello stato maggiore reggimentale, e dello squadrone del deposito. Di qui una parte della maggiore spesa, La rimanente è riferibile all’au- paento per l’assegnamento di primo corredo agli uomini di leva, stanfechè se ne esigerá un maggior numero nel recluta- mento di quest’arma, in vista dell’aumento arrecatosi alla durata della ferma colla nuova legge sul reclutamento, la

i quale, per riguardo alla cavalleria e per le spese*di primo

corredo, produce un risultato opposto a quello della fante-

{ ria, dove, come notammo, vi fu una diminuzione di lire

35,000 per lo stesso motivo.

Nell’arma d’artiglieria vi è pure un aumento per lire 27,939 77 dovuto anch’esso alle stesse ragioni sovraenun- ciafe per la cavalieria. Si accrebbero di 40 i cavalli delle due batterie a cavallo, e di 2 le 18 di battaglia. L’effettivovenne

calcolato erroneamente nel’bilancio del 1853.

Quanto agli altri aumenti di lire 200 per indennitá all’uffi- ziale di presidio a Lesseillon, per soprasoldo ai cannonieri