Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti I.pdf/202

Ben è vero però che maggiori economie avrebbe senza dubbio presentate, se esse non si fossero trovate assorbite da un acerescimento di oltre 160,000 lire per la fabbrica delle polveri e di oltre 90,000 per quella del pane, alla quale è da aggiungersi l’aumento richiesto nell’appendice in 322,112 lire; spesa la prima molto utile, come si vedrá a suo luogo, e la seconda appena sufficiente ai bisoyni, atteso l’anormale rialzo nel prezzo dei cereali; talchè sommano ad oltre lire 872,000 le spese anormali, di cui una parte è riproduttiva, e l’altra dovrebbe cessare nel prossimo anno, se lo acquisto dei cereali discende, come è a sperarsi, alla sua misura nor- male.

La Commissione non crede di dover riandare minutamente i calcoli giá presentativi negli scorsi anni sulle probabili di- minuzioni del bilancio, le quali farebbero discendere a 31 mi- lioni circa le spese normali dell’esercito, sia pel personale che pel materiale. Tuttavia essa non può prescindere dal farvi osservare che sulle lire 33,526,762 che importa il’ pre- sente bilancio e la sua appendice, oltre un milione è di natura transitoria, come quella che comprende quadri ecce- denti, provviste, costruzioni e fortificazioni, le quali cesse- ranno fra pochi anni; che fra le spese ordinarie stesse fi- gura per le aspettative una somma che tocca quasi le lire 500,000, e dovrá poco a poco discendere fino a poco piú di 50,000; che l’accresciuto prezzo del pane causò questo anno una spesa maggiore di oltre 410,000 lire, e che finalmente questo bilancio contiene per oltre 900,000 lire di spese riproduttive che si versano nel pubblico era- rio (1).

Per ciò che concerne le forme del presente bilancio, esso mantiene presso a poco l’ordine osservato negii scorsi anni, trarine le variazioni rese Recessarie dall’amalgama dei due bilanci di guerra e di artiglieria. Qualche irregolaritá ab- biamo notato nella classificazione delle spese ordinarie e straordinarie, la quale non sembra essere interamente con- forme al prescritto dalla legge del 23 marzo 1853, e sovra essa chiameremo l’attenzione della Camera via via che ci ad- dentreremo nelle singole categorie.

Queste generiche e compendiose osservazioni basteranno, speriamo, a dare un’idea delle condizioni economiche del bi- lancio; e, senza piú oitre dilungarci in ripetere e stemperare cose giá reiterate altre volte, sia nelle relazioni delle Com- missioni a cui ci riferiamo, come delle luminose discussioni che ebbero luogo nella Camera su questa materia, passeremo all’esame ripartito delle categorie, restringendoci qui pure, per quanto il comporteranno le numerose ed importanti sue categorie, a quelle parti specialmente che offrono qualche differenza notevole colle somme stanziate ed approvate nei bilanci degli scorsi anni.

(1) Eccone la distinta :

Crusca, carbonina, ceneri, ecc., prodotto della fabbrica del PALO ai ii PRE” +. L. 90,000

Vendita di cavalli. .... rn e +.» 60,000

Effetti di casermaggio, vestiario, ecc., fuori uso» 100,000

Prezzi di ricambio e riparazioni d’armi fatti per

parte dei corpi. ......... pugni» 30,000 Versamenti per diritti d’emolumenti ...... >» 5,078 Vendita artiglierie di bronzo. ..........» 125,000 Ritenuta e sovratassa stipendi... .......» 285,000

Benefizio di vendita delle polveri al pubblico . . >» 280,000

Totale . .. L. 925,078

SPESE ORDINARIE.

Categoria 3. Congresso consultivo di guerra. Categoria 6. Quartiermastro.

La categoria 3, concernente il congresso consultivo di guerra, richiesta nella somma di lire 7510 10, non offre ma- teria ad osservazioni, essendo la medesima stanziata in egual somma che quella dei precedente anno, giá assottigliata e ridotta ai limiti dello strelto necessario negli esami anteriori del bilancio.

Non è cosí della categoria 6, stanziata essa pure nella iden- tica somma di lire 8911 10, come quella dello scorso anno, e concernente il quartiermastro dell’esercito, sulla quale la Commissione crede di entrare in alcuni brevi schiarimenti,

. avendo taluno sollevato il dubbio se fosse tuttavia necessaria

od almeno conveniente al servizio la conservazione di questa spesa.

Prima del regio decreto del 12 settembre 1852, il quale ridusse ad un solo i diversi quartiermostri dei corpi, ridu- zione che procurò un’economia all’erario di oitre 30,000 lire, le molte e svariatissime relazioni tra i diversi corpi dell’ar- mata esistenti in differenti stanze, erano disimpegnate in parte dai detti quartiermastri, e per gli ospedali e stabili- menti militari, che non avevano quartiermastro, dall’azienda generale di guerra. Ne accadeva che per i passaggi delle masse da un corpo all’altro, spese per le paghe da trasmettersi agli individui militari isolati, per la liquidazione dei conti dei congedati in patria e cento altre operazioni di questo genere, conveniva prelevare o versare il denaro nelle tesorerie pro- vinciali, e quindi fare sulle livranze di saldo dei corpi le re- lative bonificazioni o deduzioni le quali erano causa di uno strabocchevole numero di scritturazioni mensili ed un cu- mulo d’interminabili conteggi.

Colla istituzione di un solo quartiermastro e con piccola spesa l’andamento di questi minuti ma numerosissimi servizi venne ridetto alla massima semplicitá. Questo unico quar- tiermastro liene una cassa con alcuni fondi appartenenti ad ognuno dei corpi o stabilimenti militari, e us conto corrente coi medesimi, e collo accreditare con un tratto di penna le somme ai corpi creditori, e addebitarle contemporaneamente ai corpi debitori, supplisce alla antica e complicata trafila di molti documenti e scritturazioni.

Oltre a questa semplificazione, l’azienda di guerra, e per essa il Ministero da cui essa venne assorbita, viene disimpi- gliato da una infinitá di piccoli lavori, e può controllare que- ste operazioni, invece d’esserne esso medesimo l’ammipnistra- tore, come prima succedeva con non troppa convenienza,

Lo stesso unico quartiermastro è pure incaricato di far convertire in assegni gli acconti paghe mensilmente occor- renti pei corpi ; e benchè questa attribuzione sia la meno ri- levante che egli abbia, pure risulta da una nota rimessa dal Ministero alla Commissione, che essa arreca pure una grande diminuzione di scritturazione. Imperocchè, senza il quartier- mastro, risulta che per gli acconti mensili di tutto un anno, e per un corpo che avesse cinque distaccamenti occorrereb= bero 144 documenti, e 1884 scritturazioni, mentre il quar- tiermastro vi supplisce con 24 documenti e 264 scrittura- zioni. Ora, se si applica questa semplificazione a tutti i corpi, e ai molti stabilimenti militari che tutti sono ora in relazione coll’unico quartiermastro, si fa manifesta Ja grande economia di scritturazione che complessivamente ne consegue anche per questa parte che è pure la minore delle sue attribu- zioni.